Terremoto 1976, in arrivo gli ultimi fondi per Cavazzo, Cassacco, Prato C. e Ravascletto
Sono le ultime risorse, derivanti da alcune economie contributive, che vengono erogate per la ricostruzione delle zone terremotate: a 41 anni dal sisma che ha colpito il Friuli, la Giunta regionale ha individuato una somma di 335mila euro ed ha autorizzato la spesa per quattro interventi di pubblica utilità.
“Si tratta – spiega l’assessore a Infrastrutture e Territorio, Mariagrazia Santoro – di una cifra esigua, il che ha di fatto limitato sia il numero degli interventi da poter ammettere a finanziamento sia l’entità dello stesso. Tra quelli segnalati dai Comuni sono stati dunque privilegiati quelli più direttamente riconducibili agli eventi sismici e tra loro le opere di utilità immediata per la comunità”.
A godere dell’ultimo finanziamento sono quindi i Comuni di Cassacco, Cavazzo Carnico, Prato Carnico e Ravascletto, tutti in provincia di Udine, per i quali sono stati destinati dei contributi tra i 70mila e i 100mila euro.
L’importo maggiore è stato messo a disposizione dell’Amministrazione di Ravascletto per i lavori di demolizione del fabbricato che fu la sede della scuola elementare di Zovello. Il finanziamento più limitato riguarda i lavori a salvaguardia dell’area antistante il campanile pendente di Prato Carnico.
Per Cassacco sono stati stanziati 90mila euro che permetteranno di consolidare l’edificio in piazzetta della Loggia. Con i 75 mila euro destinati al Comune di Cavazzo Carnico saranno invece eseguiti dei lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dei prefabbricati di Villaggio Burieit e Villaggio Enel.
“Sono interventi – ha evidenziato Santoro – volti ad assicurare l’incolumità della popolazione, opere realizzabili in tempi certi con un impegno finanziario contenuto e facilmente frazionabile in lotti funzionali”.
L’ultima ripartizione fa capo alla legge 2 del 2000 con cui è stato istituito il fondo per il completamento dell’opera di ricostruzione nelle zone terremotate.