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Tiro con l’arco, un’annata d’oro per la carnica Veronica Pavin

di ANDREA CITRAN

Con la medaglia d’oro messa al collo ai recenti Campionati Italiani di tiro con l’arco disputati a Camaiore, in Toscana, la giovanissima atleta dell’Arco Club Tolmezzo, la dodicenne tolmezzina Veronica Pavin, ha messo la ciliegina sulla torta in un’annata per lei straordinaria, che l’ha vista bruciare le tappe.
Veronica ha dapprima conquistando il primo posto nella categoria Ragazze (fino ai 14 anni) ai Campionati Italiani Indoor che si sono disputati a Pordenone lo scorso febbraio, salendo poi sul terzo gradino del podio nella gara Allievi femminile a squadre (atlete fino ai 17 anni, due categorie superiori rispetto alla sua) con la nazionale italiana di tiro con l’arco compound ai Campionati Europei Giovanili svoltisi a Ploiesti, in Romania, lo scorso luglio. In quella gara l’arciera carnica ha tirato a 50 metri invece che a 40 come nelle solite, per lei, competizioni. Si è infine aggiudicata il titolo italiano“Ragazze ai Campionati di Camaiore, stabilendo il record italiano di categoria nell’arco compound con 679 punti (su un massimo di 720), seconda Marianna Dicataldo (Arcieri Somnii Barletta), con 661, e terza Matilde Stagi (Kentron Dard Camaiore) con 650 punti.
«Ho iniziato così, tanto per provare, dopo aver visto il film d’animazione “Ribelle” – ci ha raccontato Veronica -, così chiesi al nonno di costruirmi un arco e lui me lo fece come quello di Robin Hood, con dei rami di un albero, e allora, visto che la cosa mi sembrava divertente, andai a provare con un vero arco nel Campo di tiro di Tolmezzo. Un vero arco, delle vere frecce, dei veri bersagli, degli insegnamenti su come si tira davvero e, a poco a poco, mi innamorai di questo sport passando dall’arco nudo, all’arco olimpico e infine all’arco compound, che è diventata la mia vera passione. È con quell’arco che mi sono qualificata ai miei primi Campionati Italiani vincendo l’oro».
La ragazza carnica ha le idee ben chiare sul suo futuro: «Punto a disputare i prossimi Campionati Mondiali e più avanti le Olimpiadi, sperando che vi entri l’arco compound- spiega -. Considerato poi che con il nonno condivido la passione per la Marina, non escludo la possibilità di diventare in futuro un’arciera marinaia. Intanto se sono arrivata fin qua ringrazio innanzitutto Livio Angeli (presidente dell’Arco Club Tolmezzo, ndr) per i suoi insegnamenti, Flavio Valesella, il tecnico della nazionale che ha creduto in me, Stefano, Andrea, Tiziano e tutte le persone che mi hanno aiutata e che mi stanno aiutando in questo percorso».