Tolmezzo Città Alpina, protestano ambientalisti e disabili
L’incontro di presentazione dei programmi di Tolmezzo “città alpina dell’anno”, svoltosi venerdì 11 novembre, alla presenza della Presidente della Giunta Regionale Debora Serracchiani, “ha violato palesemente i principi e gli obbiettivi che hanno ispirato l’istituzione di questo riconoscimento”. A scriverlo in una nota Marco Lepre, presidente del Circolo Legambiente di Carnia e Val Canale.
“Secondo lo Statuto dell’Associazione delle città aderenti ed il “contratto” che anche il Comune di Tolmezzo si è impegnato a rispettare, “le attività e le iniziative svolte nell’ambito della città alpina dell’anno sono pubbliche. Tutte le persone e le associazioni interessate – in particolare quelle che si occupano di tutela ambientale e di cultura – devono avere la possibilità di partecipare tramite progetti propri”. Non solo, le città aderenti si impegnano a prendere “le misure necessarie affinché tutti i cittadini e i gruppi interessati abbiano accesso alle informazioni e sia reso loro possibile partecipare ai processi decisionali, di pianificazione e di realizzazione della politica comunale”.
“Quello che è stato ospitato a Palazzo Linussio, in una struttura in cui oltretutto sono presenti barriere architettoniche – scrive ancora Lepre – è stato invece un incontro “blindato” e autoreferenziale, riservato ad un numero ristretto di invitati, tra i quali non risultava però alcuna associazione ambientalista. Abbiamo così appreso dai militari incaricati di consentire l’accesso al Palazzo che la nostra presenza non era gradita – afferma ancora il presidente del circolo Legambiente della Carnia – Il fatto è davvero curioso, perché siamo stati proprio noi, nell’estate di due anni fa, a presentare un documento alla neo-eletta Giunta Comunale tolmezzina nel quale, tra le altre cose, si suggeriva di prendere esempio dalle esperienze maturate in numerose città alpine al di qua e al di là del confine e di aderire a realtà come la CIPRA e la rete di Comuni “Alleanza nelle Alpi”.
E tra coloro i quali sono rimasti fuori dalla conferenza c’era anche Roberto De Prato (nella foto) l’allevatore ed agricoltore di Ravascletto in sedia a rotelle, che ha rimarcato come l’accesso al salone di Palazzo Linussio gli è stato negato vista la presenza di barriere architettoniche.