Tolmezzo, Mazzolini: «La Lega ha rifiutato offerte di assessorato»
“Quando Brollo smetterà di fare la vittima si potrà iniziare a ragionare”: inizia così Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio regionale, a commento della situazione del Comune di Tolmezzo. “Non possiamo far finta che nulla sia accaduto, non possiamo comportarci da ipocriti – prosegue -. La Lega si è sempre contraddistinta per la sua chiarezza e penso sia utile a tutti capire perché siamo arrivati a questo punto, in modo da ripartire uniti serenamente. Voglio innanzitutto ricordare che l’ex sindaco per due volte è diventato primo cittadino grazie alla sua compagine di centrosinistra. Molto eloquenti sono i rapporti che aveva con la Serracchiani, quasi ad esserne il suo pupillo. Nell’ultima tornata elettorale, aveva vinto grazie al PD, a breve ci saranno le elezioni regionali e per legge, si sarebbe comunque dovuto dimettere da sindaco. Che lui abbia scelto di cambiare casacca sono scelte personali ma bisogna essere disposti anche a pagarne le conseguenze”.
Continua Mazzolini: “Otto mesi fa, come Lega, per cercare di dare una stabilità al territorio, abbiamo votato a favore di Brollo in qualità di nuovo presidente della Comunità di montagna della Carnia, decidendo di dargli fiducia. Già allora però avevamo capito che qualcosa non andava: i sindaci del territorio non lo hanno voluto, non lo hanno votato, lo hanno mandato a casa, il segnale era quindi chiaro. Poi abbiamo constatato che anche una parte della sua maggioranza lo aveva abbandonato. Un declino costante, oggettivo ed evidente, falso quindi parlare di congiura. Per salvare ormai l’insalvabile, hanno provato anche ad offrire posizioni ed incarichi alla minoranza, noi come Lega, abbiamo rifiutato offerte di assessorato, perché ormai la tenuta di tale amministrazione era impossibile. Meglio così, in modo da ripartire quanto prima invece che una soluzione che offende la volontà dei cittadini e guarda solo ad interessi di poltrona”.
Mazzolini poi guarda al futuro: “Tolmezzo merita di più, è troppo importante per tutta l’alta montagna, deve essere volano di sviluppo per tutta la Carnia, non dobbiamo essere divisivi ma inclusivi. Da questo punto tiriamo una riga e iniziamo a lavorare in prospettiva con chi dimostra capacità e intelligenza in modo da rialzare Tolmezzo dalla situazione di immobilismo e di difficoltà nella quale versa ora. Bisogna uscire dall’impasse. Quello su cui voglio confrontarmi con il gruppo di centrodestra, sono temi importanti per Tolmezzo, programmi a lungo respiro: bisogna riqualificare le frazioni, creare nuovi posti di lavoro e fare in modo che le aziende già insediate si sviluppino ancora, occorre ripensare ad un rilancio turistico ed economico del territorio. Un confronto importante sarà anche sui temi di spopolamento della montagna. Sono temi su cui bisogna essere uniti. Oggi – conclude il vicepresidente – è il momento di pensare al bene di questa terra e non a conservare le poltrone. Una strada sarà trovata se c’è onestà intellettuale e chiarezza di posizioni, altrimenti non ci sono soluzioni, ma soltanto inciuci, e questo alla Carnia non serve».