Tolmezzo, nuova rissa nella stazione delle Autocorriere
Rissa tra ragazzi nel pomeriggio di mercoledì 10 gennaio, all’interno dell’autostazione dei pullman di Tolmezzo. Erano circa le 17 quando sono intervenuti i carabinieri del capoluogo carnico: coinvolti nel fatto alcuni giovani stranieri non accompagnati ospiti della struttura di Cavazzo e alcuni altri ragazzi, sempre minori, della zona.
Alcuni giovani sono già stati identificati: i militari dell’Arma di Tolmezzo stanno portando avanti le indagini. Non si tratta del primo episodio che vede protagonisti gli ospiti della struttura ricettiva di Cavazzo, i quali oltre ad aver compiuto una serie di furti in paese denunciati dai cittadini, già lo scorso capodanno erano rimasti coinvolti in un medesimo episodio durante la festa promossa al Palatennis.
Una situazione che aveva portato nei giorni scorsi il sindaco di Cavazzo Gianni Borghi, dopo una petizione lanciata tra la popolazione locale, a promuovere un’azione di protesta nei confronti della prefettura e del comune di Udine, piazzandosi su una sedia dinanzi all’ex albergo Olivo che, dal 20 novembre 2023, ospita il gruppo di minori non accompagnati, trasferiti a loro volta da Udine dopo una serie di fatti di cronaca che avevano anche li creato malcontento nei residenti del quartiere udinese di San Domenico.
A seguire il Comune di Udine aveva chiesto a “Oltre i Confini 2.0” di implementare la sorveglianza dei minori, anche ricorrendo a servizi di vigilanza privata per poi annunciare il loro trasferimento da Cavazzo a partire da questa settimana.
MAZZOLINI «Basta, è una vergogna inaudita e un affronto al nostro senso civico – dice Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio Regionale -. Ricordo che c’è stata anche l’aggressione fisica di un autista di Arriva Udine e il deliberato furto dei suoi effetti personali da parte di questi delinquenti a piede libero autorizzati dallo Stato. Venerdì 12 sarò a Tolmezzo alla stazione degli autobus alle 13 e alle 16 a fianco di studenti e genitori per affermare la mia posizione e garantire la presenza della Regione nella gestione di questa vicenda. L’accoglienza verso i bisognosi è un obbligo morale, la sudditanza verso l’Europa e le ingerenze di questi clandestini irrispettosi, sono invece un sopruso nei nostri confronti e rappresentano un pericolo concreto come s’è visto. Il Friuli Venezia Giulia e la sua montagna sono una realtà protetta e i fatti occorsi stonano con la benemerenza della nostra gente. Stiamo dando asilo a potenziali ed effettivi delinquenti che abusano dei loro diritti come sempre a discapito degli italiani. Inaccettabile. Di fronte a questi atti di violenza, bisogna applicare il criterio dell’espulsione, senza usare troppe cautele. Troppo fragile l’equilibrio della nostra società per essere messo alla prova da questi incivili».
«Il Comune di Cavazzo e ora anche quello di Tolmezzo, così come la popolazione carnica – prosegue Mazzolini -, hanno espresso il loro dissenso nel continuare ad ospitare i turbolenti stranieri e mi allineo all’idea che entro i limiti del rispetto reciproco si possa far qualsiasi ragionamento, oltre no. Se i rifugiati non sono capaci di rispettare le regole e il contesto entro cui vengono inseriti, siano subito allontanati. Siamo un paese civile e democratico ma non sottomesso. Abbiamo problemi urgenti a cui pensare senza che se ne aggiungano altri, oltretutto evitabili. Verso cittadini e famiglie ho una moralità da rispettare e un dovere di garanzia di sicurezza, non mancherò di onorarlo. Siamo disposti ad accettare chi rispetta la nostra cultura e la nostra tradizione, chi manca venga reindirizzato verso il suo Paese senza possibilità di ritorno. È ora di dire basta».
NOVELLI “Aggressioni negli ospedali, risse nelle stazioni delle corriere. Video grondanti minacce e violenza verbale diffusi tramite i social. Ormai siamo oltre il tollerabile. Questo accade in Friuli e non accettiamo una simile escalation di barbarie e inciviltà. L’accoglienza è giusta e doverosa quando c’è il rispetto, non verso chi pensa di trasformare casa nostra nel far west”. Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, non lascia la presa sul tema dell’immigrazione ma, anzi, raddoppia. Perché “anche ieri è stata una giornata nera sul fronte della sicurezza. A Udine e Tolmezzo abbiamo assistito a episodi che fanno ribollire il sangue. Se non arriva una risposta dalla politica, si rischia che i cittadini esasperati pensino di farsi giustizia da soli – prosegue -. Nessuno neghi il problema, anche gli ultimi giapponesi di una certa sinistra escano dalla bolla di utopia e affrontino una realtà cruda e dura. E dobbiamo dare alle forze dell’ordine la possibilità di difendersi adeguatamente”. Secondo il consigliere “a maggior ragione, si pone il tema di strutture dedicate all’accoglienza che siano posizionate e gestite in modo da tutelare le comunità regionali. Servono luoghi sicuri, con una logistica ragionevole, che non destabilizzino i nostri cittadini. La soluzione è complessa, ma chi amministra la cosa pubblica ha il dovere di tenere alta la guardia rispetto a temi così sentiti”. Infine, Novelli annuncia come presidente della VI Commissione permanente, “una nuova richiesta di sopralluogo alla comunità di Cavazzo che ospita minori stranieri non accompagnati. Nel ricordare che la Regione non ha competenza primaria in tema di immigrazione, ribadisco che la politica non può accettare episodi truci e brutali come quelli che si ripetono sul nostro territorio. Rifacendomi a uno slogan che non mi appartiene ma diventato celebre, ovvero ‘resistere, resistere, resistere’, diciamo basta, basta, basta”