Tolmezzo si prepara ad augurare un buon 105° compleanno a Romano Marchetti
Venerdì 26 gennaio alle 10.30, al Centro servizi museali attiguo al Museo Carnico, la comunità di Tolmezzo si ritroverà in occasione dei 105 anni dell’illustre concittadino Romano Marchetti, decano dei partigiani d’Italia.
“Un breve e sentito momento che gli dimostri il nostro affetto e la gratitudine per quanto ha fatto per il nostro territorio“, dicono i promotori.
Il programma prevede il saluto del sindaco Francesco Brollo e del presidente della Fondazione Museo Carnico ‘Michele Gortani’, Claudio Lorenzini.
Quindi il professor Ermes Dorigo presenterà uno scritto dello stesso Marchetti appositamente stampato, dal titolo “I due scogli morali di Caio Gracco”.
Seguirà la proiezione di una intervista dello stesso Dorigo a Marchetti.
Nato a Maiaso in Comune di Enemonzo il 26.01.1913 – maturità scientifica ad Udine, dottore in agraria (laureatosi a Firenze nel 1935) specializzato in agricoltura tropicale, Marchetti nella seconda metà degli anni ’30 in Somalia trova lavoro prima come esperto presso la “Regia Azienda Monopolio Banane”, poi come libero professionista agrimensore, infine presso l’Azienda di Rodolfo Graziani.
In guerra fu ufficiale degli alpini sul Golico e uno dei primi organizzatori della resistenza osovana in Carnia. L’ultimo periodo, prima della caduta del regime, trasferito a Prestrane, diresse un gruppo di soldati che avevano il compito di svolgere lavori in agricoltura.
Da sempre partecipe alle ‘sorti’ della sua terra, la Carnia, ha dato contributi di analisi e proposta, soprattutto in tema di agricoltura ed economia montana.
Si è sempre ‘battuto’ per il mantenimento di servizi e presidi in montagna. Da ricordare la proposta, poi attuata dalla Comunità montana della Carnia di istituire una sede estiva dell’Università di Trieste (la Baita) presso il Passo Pura ad Ampezzo; un luogo dove sono passati centinaia di novelli geologi e naturalisti anche di altre università italiane e straniere.
Ha svolto a lungo la professione di insegnante e in un’intervista in cui gli è stato chiesto quale suggerimento darebbe, guardando alla sua esperienza, a degli studenti di 18/19 anni che vivono ormai proiettati nel terzo millenio, la sua risposta è stata : “Non mi sento di dare suggerimenti a nessuno. Conosco i miei difetti, so che tutto quello in cui credo non sempre sono stato in grado di realizzarlo. Al massimo potrei dirvi questo: cercate di essere moralmente a posto nei limiti che il vostro coraggio vi consente.”