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Tornano a salire le partite Iva tra gli Under 35 in Fvg

Nel 2024 in Friuli Venezia Giulia sono state aperte 8.254 nuove partite Iva, 75 in meno rispetto all’anno precedente (-0,9%); la variazione complessiva nazionale è invece positiva (+1,3%). Lo rende noto il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato dati del Mef. A livello territoriale solo l’area isontina ha evidenziato un moderato incremento (+1,2%, pari a 10 aperture in più rispetto al 2023). Nel resto del territorio regionale si rilevano delle flessioni (-0,5% nella ex provincia di Udine, -1,8% in quella di Pordenone e -1,6% nell’area giuliana). In base ai dati illustrati si può desumere che, nell’ultimo triennio, il numero di nuove aperture in regione si sia nuovamente assestato su valori in linea con quelli del recente passato, dopo due anni eccezionali: il 2020 condizionato dalla pandemia e il 2021 dalla anomala dinamica della provincia di Gorizia (+286%, variazione dovuta esclusivamente al settore del commercio online).

Diminuiscono solo le aperture da parte di persone fisiche

La diminuzione registrata nel 2024 in Friuli Venezia Giulia ha riguardato unicamente le persone fisiche (-209 unità, pari a -3,2%); queste ultime comprendono sia le ditte individuali, sia i lavoratori autonomi (inclusi i liberi professionisti), e costituiscono il 76% del totale. Per quanto riguarda le persone fisiche, nel 2024 la contrazione ha interessato gli uomini e le donne quasi in egual misura (rispettivamente -3,8% e -2,9%). La dinamica negativa di maggiore entità, inoltre, è stata quella delle persone che rientrano nella fascia di età compresa tra 36 e 50 anni (-6,2%), mentre risultano in crescita le aperture degli over 65 (+13,2%, pari comunque a sole 25 unità in più). Si può inoltre osservare che, negli ultimi anni, la quota di aperture effettuate da under 35 è tornata a crescere dopo il calo del periodo 2015-2016, sfiorando il 50% del totale nell’ultimo triennio 2022-2024. Tale andamento è stato favorito dalla possibilità di aderire al regime forfetario che (il dato è disponibile solo a livello nazionale) riguarda quasi la metà delle nuove aperture. Sempre nell’ambito delle sole persone fisiche, si può inoltre osservare che il 26% delle nuove partite Iva è stato avviato da un soggetto nato all’estero (1.623 su 6.279), in prevalenza in un Paese europeo non comunitario (583 aperture, 4 in più rispetto al 2023). Tra le diverse provenienze, si può notare che aumentano in maniera apprezzabile solo le aperture effettuate da persone nate nel continente americano (+18%, pari a +27 unità).

Le tendenze settoriali

Il settore delle attività professionali scientifiche e tecniche si conferma quello in cui più frequentemente prendono avvio i percorsi di lavoro autonomo o imprenditoriale (1.512 nel 2024 in regione, -4,2% rispetto al 2023); il comparto comprende sia le libere professioni (notai, avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, ecc.), sia quelle attività non regolamentate da ordini professionali (pubbliche relazioni e comunicazione, consulenza gestionale, collaudi e analisi tecniche, pubblicità e ricerche di mercato, ecc.). Rispetto al 2023 si rileva un lieve incremento nelle costruzioni (+2,7%, pari a 27 aperture in più), dopo il calo dell’anno precedente (-9,2%). Grazie ai notevoli incentivi che lo hanno interessato, il settore dell’edilizia a partire dal 2021 ha registrato in media un migliaio di aperture all’anno in regione, valori che non si raggiungevano dal 2011. L’agricoltura presenta una netta flessione (-16,7%), proseguendo una tendenza negativa iniziata nel 2022 (con un crollo del -32,2% in un solo anno), toccando il valore minimo dal 2011 (quando erano quasi il doppio) a oggi. Il comparto che comprende i servizi di alloggio e ristorazione, dopo l’intensa diminuzione causata dall’emergenza sanitaria, mostra un recupero negli ultimi anni, avvicinandosi ai valori pre-pandemici (616 aperture in regione nel 2024, contro le 683 del 2019). Da segnalare, infine, il numero elevato di aperture di nuove partite Iva nell’ambito dell’istruzione nell’ultimo biennio 2023-2024, (superando in entrambi i casi le 300 unità).

Nota metodologica

I dati statistici relativi alle aperture delle nuove partite Iva di imprese e professionisti sono quelli comunicati all’Amministrazione Finanziaria e memorizzati nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria. Si ricorda che le informazioni riguardanti le chiusure non vengono pubblicate perché non significative da un punto di vista economico, in quanto al momento della cessazione dell’attività spesso i contribuenti non adempiono all’obbligo di chiusura della partita Iva.