Trasferta in Iran per FederlegnoArredo
Conclusa la densa tre giorni di incontri e visite in show-room a Teheran organizzata da FederlegnoArredo con la partecipazione del Cluster Arredo Fvg, è il momento dei primi bilanci della missione. “Un’esperienza positiva che evidenzia come il mercato iraniano vada seguito con attenzione e costanza – commenta il direttore Carlo Piemonte -, consapevoli che possa essere fonte di grandi opportunità se curato in modo non sporadico, una volta individuati i giusti partner. Parlando con gli operatori è emerso l’interesse per il made in Italy di livello, in quanto la produzione interna iraniana nel segmento medio è già forte in questo settore. L’Iran è la seconda economia dopo l’Arabia ed il paese con la più alta crescita del Pil in Medio Oriente, ha un’elevata domanda interna di beni di lusso, quindi la sfida si gioca sui segmenti più alti del Sistema Casa e Contract”.
“Stiamo facendo un ottimo lavoro in questo paese – sottolinea il presidente di FederlegnoArredo Roberto Snaidero -. In quattro anni abbiamo portato quasi 100 aziende in Iran, sempre con ottimi riscontri. E per ottobre abbiamo già previsto di realizzare un incoming di operatori di alto profilo in Italia. Certo, c’è ancora molto da fare, nel 2015 abbiamo esportato poco più di 23 milioni di euro, ma sono molto fiducioso che l’Iran possa diventare nel tempo un mercato importante e strategico per le aziende italiane”.
Positiva, in generale, l’accoglienza dell’italianità a Teheran, forte anche di una pregressa conoscenza del mercato grazie alle numerose missioni istituzionali realizzate in passato. Costruttiva la collaborazione con FederlegnoArredo, soddisfatte le aziende partecipanti, pronte a ripetere il viaggio di lavoro al più presto per consolidare i contatti raccolti. “E’ la nostra prima volta in Iran, un mercato con forte possibilità di sviluppo che va coltivato – commenta Lucio Ravedoni, direttore commerciale della Montbel -. Buono il livello degli operatori invitati all’evento, organizzato in modo professionale. Cercheremo ora di unire le forze di altre aziende per essere più presenti, magari già a a breve vorremmo organizzare altri incontri in loco; il gusto degli operatori ci privilegia, il made in Italy è sempre ben visto”.