Tre arresti e otto denunce a Tolmezzo per spaccio di droga a minori
Tre arresti (due afghani richiedenti asilo politico e un minorenne italiano), otto denunce in stato di libertà (tre afghani e cinque italiani, tre dei quali minori, tutti già noti ai Carabinieri) e il sequestro di 170 grammi di hashish. Sono queste le risultanze di una serrata e complessa attività di indagine condotta dai militari del NORM della Compagnia Carabinieri di Tolmezzo, coadiuvati dalla locale stazione e da quella di Villa Santina, con la fattiva collaborazione del personale della Polizia Locale, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine.
L’ennesima operazione finalizzata al contrasto allo spaccio di stupefacenti ai minori più deboli, ha questa volta forti legami con il fenomeno del controllo territoriale della zona compresa fra l’Ospedale di Tolmezzo e l’autostazione delle corriere posto in essere dagli afghani, tutti alloggiati in varie strutture di accoglienze della Carnia, che in pochi mesi si sono accaparrati il principale canale di spaccio tolmezzino. Complessivamente si calcola che in sei mesi questi soggetti abbiano spacciato 3,2 kg di droga distribuita tra i ragazzini della stazione delle autocorriere.
Denominata “Afghan Kif”, l’attività posta in essere dai militari del NORM prende spunto da un episodio accaduto alla fine del mese di agosto 2016, quando gli investigatori dell’Arma hanno raccolto la deposizione di una ragazza sedicenne, accompagnata da genitori preoccupatissimi, residente in un paesino della Carnia e studentessa a Tolmezzo. La giovane era stata ricoverata al Pronto Soccorso dell’Ospedale essendo rimasta intossicata da un abuso di sostanza stupefacenti 8cannabis) assunte nella stazione delle autocorriere.
Da lì, con un meticoloso lavoro investigativo e non poche difficoltà, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l’intera filiera dello spaccio di stupefacenti, prevalentemente hashish, posto in essere da un gruppo di afghani che interagivano con ragazzi italiani, molti dei quali minorenne, per il reperimento e la cessione in quantità apprezzabili di sostanze stupefacenti, che poi venivano suddivise e cedute in grammi, in gran parte a studenti che frequentano il centro studi di Tolmezzo, al costo di 10/12 euro al grammo.
Nei mesi successivi sono stati sentiti alcuni giovani del posto, anche minorenni, accompagnati dai propri genitori che si erano preventivamente rivolti ai militari del NORM, preoccupati della delicata situazione venutasi a creare in quei luoghi. Venivano così intensificati i già disposti e idonei servizi di osservazione.
In questa prima fase venivano identificati e denunciati a piede libero per cessione di stupefacenti due afghani di 22 e 19 anni e un diciannovenne carnico. Nel contesto veniva anche recuperata e sequestrata una piccola quantità di hashish.
Le successive indagini hanno consentito di individuare un sedicenne, incensurato e residente nel Friuli Collinare, non frequentante le scuole tolmezzine. Il 24 novembre scorso, vicino all’Ospedale di Tolmezzo, dopo una prolungata attività di osservazione il ragazzo è stato bloccato e trovato in possesso di 130 grammi di hashish. Altri 13 grammi venivano poi trovati nella sua abitazione. Dopo la convalida dell’arresto, al minore è stata applicata un’ulteriore misura cautelare.
Solo pochi giorni dopo, vicino alla stazione delle corriere tolmezzina, veniva fermato e accompagnato in caserma un 19enne italiano residente in Carnia, nullafacente, noto all’Arma per pregresse vicende. Il giovane veniva trovato in possesso di 12 grammi di hashish, appena comprati dagli afghani e già suddiviso in dosi.
Grazie a questa lunga e meticolosa attività di monitoraggio, qualche giorno dopo venivano identificati due afghani, di 24 e 26 anni, ritenuti responsabili della cessione dell’hashish al ragazzo. Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
A questo punto l’indagine si è ulteriormente allargata e le successive investigazioni hanno consentito di far luce su ulteriori episodi di spaccio posti in essere da due ulteriori giovani italiani residenti in Carnia, entrambi 17enne già noti all’Arma tolmezzina, ritenuti responsabili da giugno a dicembre 2016 di aver detenuto ed in parte ceduto a terzi (minorenni compresi) complessivamente 680 grammi di hashish. Venivano pertanto deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste.
Anche in questi casi il compenso si aggirava dai 10 ai 12 euro al grammo e la consegna da parte dei giovani pusher italiani avveniva nei frequentatissimi bagni pubblici della stazione delle autocorriere.
L’attività investigativa permetteva di identificare lo scorso dicembre e a gennaio di quest’anno un 62 enne tolmezzino, iniziali P.L.T., personaggio “storico” del panorama tolmezzino, pienamente asservito al sistema di spaccio disarticolato dai militari del NORM di Tolmezzo. L’uomo è stato deferito in stato di libertà per agevolazione all’uso di stupefacenti, in quanto si ritene che abbia messo a disposizione da anni la propria abitazione ai ragazzi, molti dei quali minorenni, i quali usavano i locali per consumare stupefacenti.
Al momento dell’arresto dei due afghani, i Carabinieri hanno identificato un terzo afgano, 25enne anch’egli richiedente asilo, bloccato all’interno dell’autostazione e trovato in possesso di 8 grammi di hashish e di 130 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. Per lui il deferimento in stato di libertà per possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Fondamentale, nelle prime fasi di studio e indirizzo, si è rivelato l’apporto della Polizia Municipale di Tolmezzo, che ha fornito un valido supporto ai militari per quanto attiene la puntuale identificazione degli indagati afghani.
La conclusione dell’operazione ha portato nella popolazione locale soddisfazione e sollievo, visto che ultimamente molti genitori accompagnavano e/o andavano prendere i propri figli all’autostazione, giustamente preoccupati per la loro incolumità.
Poverini! Mandiamoli a sciare invece di mandarli in galera…
A morte!!!!
Iniziamo anche noi a costruire muri come trump!!!
…corsi di sci anche per gli italiani che spacciano, la legge è uguale per tutti!
Mi riferisco alla chiusura dell’articolo:”soddisfazione e sollievo…”
Soddisfazione tantissima ed un plauso alle forze dell’Ordine.
Sollievo mica tanto visto che quegli energumeni sono ancora in circolazione!
Come danno fastidio i corsi di sci.Poveracci!!