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E dopo tre mesi nel Grande Nord, Gabriele Menis cattura anche la rarissima aurora blu

Dal Friuli Venezia Giulia alla Lapponia più vera: dopo quasi tre mesi di permanenza nell’Artico, il cacciatore di aurore boreali Gabriele Menis è riuscito a immortalare anche le rare e famigerate “aurore blu”, che si verificano a più alta quota altimetrica rispetto a quelle verdi e viola, colori più comuni. “In queste ultime nottate – spiega il fotografo – la situazione era veramente incredibile: abbiamo avuto ore e ore di serpenti danzanti in cielo che hanno illuminato il paesaggio circostante in un onirico gioco di luci e forme. L’attività geomagnetica era talmente elevata da rendere visibile anche la colorazione bluastra dell’aurora boreale, causata dall’eccitazione delle particelle di azoto alle quote più alte della nostra atmosfera”.
Sta per terminare l’avventura di questa stagione invernale del “cacciatore” friulano, che durante una ventina di tour coordinati da tour operator specializzati in viaggi fuori dalle rotte turistiche ha affiancato viaggiatori provenienti da tutta Italia (e non solo) come esperto del fenomeno naturale nonché fotografo professionista pronto a svelare i trucchi per catturare al meglio le Luci del Nord e il contesto paesaggistico e sociale in cui si verificano. “È emozione pura percepire la felicità e a volte la commozione di queste persone quando esclamano che la visione dell’aurora è uno dei momenti più intensi vissuti nella vita, così come l’esperienza di viaggio in corso: ciò supera anche la gratificazione per il riconoscimento che ricevo di persona e sui social per la disponibilità nel metter a totale servizio dei partecipanti le mie conoscenze fotografiche. E spesso sento apprezzare l’affidabilità associata alla friulanità nell’immaginario comune”.
Menis pubblica in diretta le immagini delle spedizioni, nonché approfondimenti, racconti di viaggio e video sul sito www.fotomenis.it, oltre che su Facebook (https://www.facebook.com/GabrieleMenisPhotography e sul gruppo dedicato “Arctic Lights 2017”‬), Twitter (https://twitter.com/fotomenis ) e Instagram (www.instagram.com/gabrielemenis).
I tour cui collabora il fotografo sono dedicati a piccoli gruppi e amalgamano comfort e genuinità, snodandosi nelle terre lapponi più lontane dall’inquinamento luminoso, a nord del Circolo Polare Artico nella zona di Inari e Ivalo e a sud nella Valle del Tornio, fiume che divide la Finlandia dalla Svezia. Le attività, oltre ai workshop fotografici continui e per immortalare sua “maestà” l’aurora, sono gestite insieme a piccoli operatori e esperti radicati nel territorio, Sami e Lapponi, e spaziano dalla pesca sul ghiaccio allo sleddog nelle foreste innevate, dai giri in motoslitta e con le slitte trainate dalle renne alla preparazione del pane lappone nel “focolare” locale, la kota. La cucina genuina e i momenti dedicati al relax, con la sauna finlandese sempre a disposizione, poi, aggiungono ancora più fascino all’esperienza di viaggio.