Trovano vipere lungo il sentiero, soccorsi sulle Alpi Giulie
Il Soccorso Alpino ha tratto in salvo questo pomeriggio due escursionisti che hanno richiesto aiuto nelle Alpi Giulie, sulle pendici settentrionali del Jôf di Montasio. La chiamata è arrivata tramite NUE112 attivando le squadre del Soccorso Alpino di Cave del Predil, la Guardia di Finanza di Sella Nevea e la Polizia di Frontiera. Due adulti, padre B. S. (classe 1940), di Gorizia, e figlia, M. S. (classe 1979), di Trieste, si sono trovati a smarrire la traccia di sentiero mentre stavano percorrendo il tratto che collega il Bivacco Stuparich al Rifugio Grego.
I due hanno raccontato di aver deviato dall’itinerario principale dove aver incontrato sullo stesso due vipere. La deviazione li ha condotti in discesa in un punto dal quale non erano più in grado di orientarsi, su un pendio particolarmente pericoloso e scosceso in uno dei canali che portano verso la Spragna, a quota 1307 metri di altitudine. Da lì, non potendo più scendere né salire, hanno chiamato i soccorsi.
Il CNSAS di Cave ha ritenuto di impiegare per questo soccorso una nuova tecnologia per individuare con precisione la posizione degli escursionisti. La procedura si chiama SMS Locator e avviene tramite attivazione da una unica centrale situata a Torino. Quest’ultima invia una app sul cellulare dei richiedenti aiuto, laddove il numero di telefono si conosca come nel caso specifico, e ne capta l’esatta posizione GPS.
Chi richiede aiuto dovrà solo toccare lo schermo alla comparsa di una scritta. Poi la stessa centrale invia ai soccorritori un link con le coordinate geografiche e la ortofoto con un WPoint della posizione esatta, che guida i tecnici nel punto esatto in cui si trovano i dispersi. E’ una tecnologia che può essere attivata solamente sui cellulari di ultima generazione. I due escursionisti sono stati presto individuati e ricondotti alla loro automobile. Alle operazioni hanno preso parte nove soccorritori.