Turismo in Montagna? Per FederAlberghi +20%
“Bilancio più che positivo, per questa estate 2015 caratterizzata da molti giorni di bel tempo e temperature elevate”. Paola Schneider, presidente di Federalberghi FVG, sottolinea una percentuale di arrivi superiore del 20%, sia in montagna che al mare, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
‘Il termine di paragone sarebbe corretto farlo con le estati precedenti a quella targata 2014, viste le condizioni meteo pessime del periodo estivo scorso – spiega Schneider – in ogni caso, abbiamo registrato arrivi in netto aumento, con segno più a doppia cifra: del 20 per cento. Possiamo tranquillamente dire che la buona parte del merito è del tempo: giornate belle e calde hanno reso attrattive le nostre montagne, ed il nostro mare”.
Un altro fattore determinante il successo turistico in Friuli Venezia Giulia è stata sicuramente la nomea estremamente positiva che sta assumendo, in tono sempre maggiore ogni anno, la pista ciclabile Alpe Adria: “L’infrastruttura è stata sicuramente concausa nell’incidenza maggiore di arrivi, specie nel Tarvisiano. Sempre più frequentata e riconosciuta fra le migliori d’Europa. Registriamo inoltre, in questa estate, un ‘ritorno’ per così dire degli italiani. Molto ha fatto, nel leggere la situazione in modo obiettivo, l’impossibilità e il timore per molti, di affrontare viaggi nel in Africa, ed in generale, viste le tensioni sociali internazionali, di partire per mete esotiche. Molti italiani, così come gli stranieri, hanno preferito l’Italia, e con essa, anche il FVG. Si è verificato un ritorno sulle spiagge in particolar modo, di tedeschi, austriaci ed olandesi, tanti polacchi. Un cenno va fatto anche al turista sulle due ruote: numerosi i centauri provenienti dal Nord Est Europa che hanno scorazzato per le vie dell’Alta Carnia, con meta Sauris o lo Zoncolan“.
Schneider commenta anche, in modo positivo, l’idea lanciata dall’Hotel Marin di Lignano, e dal suo proprietario Marco Marin, a tutti gli albergatori del FVG: “Occorre puntare su fornitori locali, di modo che l’economia locale venga incentivata e l’Iva, sulle compravendite di materie prime (indispensabili per le cucine degli alberghi), o sui servizi necessari all’attività alberghiera, rimanga in regione”.
La presidente Schneider sottolinea infine che “Già molti utilizzano fornitori locali, soprattutto gli hotel aperti tutto l’anno. Ben venga che anche altri decidano di comportarsi nello stesso modo, incentivando così l’economia locale”.
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