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Turismo in montagna, Schneider (Federalberghi): “Ottime previsioni per i ponti di primavera”

Con l’arrivo della primavera e un calendario ricco di festività e ponti, il settore turistico italiano guarda con ottimismo ai prossimi mesi. Secondo le previsioni dell’Osservatorio Confturismo-Confcommercio, durante il periodo compreso tra il 25 aprile e il 1° maggio si registreranno circa 16 milioni di partenze. Di queste, un milione di viaggi prevede soggiorni di sei notti o più, per una spesa complessiva stimata in 5,5 miliardi di euro.

L’attenzione dei viaggiatori si concentra sempre più sul turismo slow, una modalità di viaggio che privilegia spostamenti in treno, auto o bicicletta, con un’attenzione particolare all’enogastronomia e alla scoperta dei territori. Secondo Airbnb, questa tendenza coinvolge oltre 11 milioni di viaggiatori. “Stanno già arrivando numerose prenotazioni, soprattutto da parte di gruppi, che solitamente si muovono per primi” – spiega Paola Schneider, presidente di Federalberghi Udine.

“I programmi di vacanza sono incentrati soprattutto su bicicletta ed escursioni. I nostri ospiti provengono in gran parte da Austria, Germania e Paesi del Nord Europa, attratti dal percorso ciclabile dell’Alpe Adria e dalle nuove piste ciclabili nelle valli e in alta montagna”.

Nonostante le incertezze legate al meteo, anche Pasqua si preannuncia un’occasione di movimento, grazie alla varietà di eventi legati alla Settimana Santa, in grado di attrarre un pubblico eterogeneo.

Schneider sottolinea inoltre la necessità di ripensare il modello turistico montano: “La nostra è una montagna verde, che permette di vivere esperienze all’aria aperta per sei mesi all’anno. Il sostegno al turismo non può più basarsi solo sulla stagione sciistica e sulla neve, come dimostra l’inverno appena concluso, che è stato ‘costoso e problematico’ per gli albergatori, a causa della scarsità di precipitazioni nevose”.

A pesare sul comparto turistico è anche il caro energia, che colpisce in modo trasversale sia le grandi strutture che i piccoli hotel: “Mi riferisco soprattutto alle strutture con 40-50 posti letto, che rappresentano la maggioranza e che puntano su pacchetti personalizzati, curati nei dettagli”. Guardando avanti, le aspettative si concentrano sulle prossime due stagioni, con l’obiettivo di valorizzare le molteplici opportunità di intrattenimento e relax che il territorio può offrire, in un’ottica di sostenibilità e autenticità.