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Turismo invernale in Fvg: +60% ricavi negli ultimi 6 anni

I poli montani del Friuli Venezia Giulia hanno registrato un costante trend di crescita dei ricavi nell’ultimo triennio: se in un 2022 ancora caratterizzato dal Covid-19 le entrate sono stati pari a circa 13,5 milioni di euro, l’anno successivo è stata superata quota 16 milioni di euro (dati del 2023 di pre consuntivo), con una crescita del 26% rispetto all’ultima stagione pre-Covid.

Lo ha reso noto l’assessore alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, in Aula, rispondendo ad un’interrogazione sui poli sciistici regionali nel 2022 e nei primi tre trimestri del 2023.

L’assessore regionale Sergio Emidio Bini sul monte Zoncolan

L’aumento dei ricavi nelle due stagioni 21-22 e 22-23 – come è stato sottolineato – è avvenuto senza che venissero aumentate le tariffe, caso unico nell’arco alpino nel post-Covid e nel quadro di un progressivo trend di crescita pluriennale.

Nella gestione degli impianti di risalita i ricavi, infatti, sono aumentati di circa il 60%: si è passati dai 10 milioni e 400 mila del 2017 ai 16 milioni e 100 mila euro del 2023. L’aumento dei ricavi è andato di pari passo con la crescita record di primi ingressi sulle piste del Friuli Venezia Giulia, che nella stagione 2022/2023 hanno superato quota 800 mila.

Questo favorevole trend si è tradotto in un aumento delle presenze turistiche in tutto il territorio montano, a dimostrazione che l’efficienza degli impianti e la qualità dell’offerta sulla neve è attrattiva anche per chi non scia, con ripercussioni evidenti su tutto l’indotto e anche fuori stagione. Basti pensare – ha ricordato l’assessore – che soltanto nel corso del 2023 le presenze turistiche nella montagna del Friuli Venezia Giulia sono cresciute del 15,6%.

L’onda lunga di questo percorso virtuoso si riflette anche nei numeri più aggiornati dell’ultima stagione invernale 23-24, che ha visto le presenze turistiche in ulteriore aumento del 5,3% (+7% Tarvisiano e Sella Nevea; +5,1% Carnia; +3,3% Piancavallo).

In conclusione l’assessore ha ricordato che gli investimenti a favore del funzionamento degli impianti rappresentano anche un importante stimolo per per le attività ricettive, per la ristorazione e per le imprese commerciali, che in montagna trovano condizioni più sfidanti per il loro insediamento, e che proprio per questo traggono beneficio da un’offerta più ricca, più servizi e più qualità sugli impianti.

CAMPAGNE E REPUTAZIONE

Un cambio di passo negli ultimi anni nella promozione turistica e investimenti ingenti che continueranno a essere messi in campo per un settore strategico e che hanno portato oggi il Friuli Venezia Giulia al centro di una visibilità mediatica senza precedenti e a ottenere risultati mai prima conseguiti: da giugno a settembre di quest’anno sono attese in Regione 6,8 milioni di presenze turistiche, con un incremento del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e un aumento della spesa sul territorio da parte dei visitatori, che quest’estate supererà il miliardo di euro.

Lo ha rimarcato sempre l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo nel corso dell’audizione in II Commissione regionale in cui sono stati esposti strategia, programmazione, costi, progetti attivi e la gestione operativa per la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia nel corso dell’anno e nel prossimo triennio 2024-2026.

L’assessore ha evidenziato come il settore turistico stia crescendo in tutta la regione: nell’ultimo anno sono aumentati i turisti negli ex capoluoghi di provincia (+ 14,4%), le presenze lungo la costa (+2,3%), la montagna (+15,6%), i luoghi di cultura e in particolare le città Unesco (Cividale +24,8%, Palmanova +11%, Aquileia +3,2%).

Questo – come è stato sottolineato – è il frutto di una promozione finalmente strutturata e integrata sotto il claim identitario “Io sono Friuli Venezia Giulia”.

Nei complessivi 11,3 milioni di euro investiti figurano risorse per campagne mediatiche di grande impatto (da ultima quella andata in onda sulle principali reti televisive generaliste, con 20 milioni di spettatori raggiunti) e il sostegno a grandi eventi, ma anche investimenti a favore di una comunicazione più tradizionale: la partecipazione a fiere ed eventi di settore ha, per esempio, aiutato a rinsaldare il rapporto che negli anni si è creato con i principali operatori turistici, con focus sui mercati di riferimento, ovvero Austria e Germania, ma anche con rinnovata attenzione verso i Paesi dell’Est Europa e il mercato di lingua inglese.

Il raddoppio delle risorse destinate alla Film Commission FVG e in particolare al fondo per il cinema, arrivato a quota 2,4 milioni di euro nel 2023, ha avuto una duplice ricaduta: un impatto economico di circa 38,5 milioni di euro generato dalle produzioni direttamente sul territorio soltanto nell’ultimo anno e una visibilità importante (la sola serie tv Rai “Fiori sopra l’inferno”, girata a Tarvisio, è stata vista in prima serata da 4,8 milioni di telespettatori). Un altro fondamentale lavoro di promozione è stato svolto con i nuovi collegamenti aerei da e per il Friuli Venezia Giulia.

Dal punto di vista delle strategie, sono state indicate l’ampliamento della riconoscibilità della regione all’estero, proseguendo il percorso avviato, ad esempio, con la realizzazione della prima guida del Friuli Venezia Giulia in francese e della prima guida in inglese firmata da Lonely Planet; la promozione della destagionalizzazione delle località, nel solco dei successi che vedono nell’ultimo periodo invernale Lignano crescere le presenze turistiche di circa il 30%, e gli impianti di risalita in montagna staccare il 42% di biglietti in più nella stagione estiva; la grande sfida di Gorizia 2025, capitale europea della cultura per valorizzare l’offerta turistica transfrontaliera.

Tra gli obiettivi futuri l’assessore ha indicato l’esplorazione, accanto ai classici paesi target (ambito Triveneto, Germania, Austria e paesi Est Europa), di nuovi mercati come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna e anche lo sviluppo del turismo esperienziale è sostenibile legato all’outdoor, sempre più richiesto dai visitatori.

LE OPPOSIZIONI

L’audizione del braccio operativo turistico della Regione era stata richiesta da numerosi consiglieri di Opposizione, che hanno apprezzato la completezza delle relazioni, chiedendo di far diventare fisso e periodico questo scambio di informazioni in Commissione, ritenuto utile per conoscere i progetti e scambiarsi i punti di vista sulla promozione turistica.

Dalle Opposizioni è giunta anche qualche osservazione critica: c’è chi ha parlato di una strategia un po’ astratta, poco legata alle manifestazioni sul territorio, mentre altri non sono convinti dell’investimento che ha posto il logo “Io sono Fvg” sulle magliette delle maggiori compagini sportive.

Sono arrivate critiche anche agli investimenti sui poli sciistici montani, che non sarebbero giustificati a causa dei cambiamenti climatici in corso, e sottolineature relative alla carenza di ricettività, specie nell’area del Goriziano che si appresta a ospitare l’evento internazionale GO2025. È emersa inoltre la richiesta di promuovere a livello turistico le aree di confine del territorio regionale, più esposte di altre al problema del calo demografico.

I consiglieri di Maggioranza hanno viceversa sottolineato i risultati esposti, legandoli in modo diretto all’attività di promozione che ha consentito di far conoscere in modo unitario una regione che prima molti non prendevano in considerazione in fatto di vacanze, grazie a investimenti resi possibili anche dalla rinegoziazione dei patti finanziari tra Stato e Regione.