Turisti tra Carnia e Tarvisiano, primo semestre 2017 con 100 mila arrivi
Il primo semestre del 2017 segna una crescita a doppia cifra sia degli arrivi che delle presenze turistiche in Friuli Venezia Giulia, con un significativo recupero del mercato austro – tedesco.
E’ quanto ha rilevato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, dalla fotografia dell’andamento turistico regionale nei primi sei mesi dell’anno, presentata oggi a Udine alla presenza del direttore generale di PromoTurismo Fvg, Marco Tullio Petrangelo, e del direttore marketing dell’agenzia, Bruno Bertero.
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Complessivamente gli arrivi nelle strutture ricettive della regione tra gennaio e giugno sono stati 1.055.119 con una crescita dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le presenze sono state 3.090.786, con una crescita del 10,8%. Il dato comprende turisti sia italiani che stranieri.
Tra questi ultimi una crescita significativa riguarda le provenienze dall’Austria (+19,3% gli arrivi, +16% le presenze) e dalla Germania (+21,9% gli arrivi e +30% le presenze), cui si affianca un trend positivo anche delle provenienze da Russia, Ucraina, Spagna.
“In questi ultimi tre anni siamo andati a riprenderci gli ospiti tradizionali, in particolare nell’area di lingua tedesca” ha commentato il vicepresidente sottolineando “il grande lavoro svolto da Promoturismo Fvg non solo con degli slogan ma con azioni di marketing e promo-commercializzazione concrete”. Secondo Bolzonello “il lavoro è ancora all’inizio, finora ci siamo rivolti prevalentemente alla Baviera e alle altre regioni meridionali, ma puntiamo a raggiungere la Germania del nord”.
E’ il mare l’ambito che cresce maggiormente, con un vero e proprio boom per Grado e Lignano. L’isola del sole ha registrato 123.099 arrivi (+22,1%) e 425.442 presenze (+24,3%) con una crescita maggiore dell’attrattività di case e appartamenti (+45,4% di arrivi e 58,7% di presenze) rispetto ai pubblici esercizi che in termini assoluti continuano a rappresentare la destinazione privilegiata tra le strutture di accoglienza (oltre 116.000 arrivi e 375.500 presenze). A Lignano gli arrivi sono cresciuti dell’11,8% (250.859 arrivi) e le presenze del 9,8% (oltre 1 milione). Qui l’accoglienza negli esercizi pubblici cresce con quasi 213 mila arrivi (più 11,3%) e con oltre 730 mila presenze (più 8,6%). Ma crescono in percentuale, pur con dati assoluti minori, anche case e appartamenti (oltre 38 mila arrivi segnano un +14,6% e oltre 286 mila presenze per un +13,1%).
“Abbiamo un aumento superiore alla media nei campeggi e villaggi turistici” ha annotato Bolzonello “grazie ad un livello della qualità che sta crescendo. Inoltre, la sensibilizzazione e l’incentivazione verso i proprietari privati sta funzionando, tanto che è partita la stagione delle ristrutturazioni delle case private”.
In generale Bolzonello sottolinea un’efficace attività di marketing e una stretta collaborazione con gli operatori, con l’annuncio che è appena stato sottoscritto un accordo con un tour operator tedesco, per la prima volta lavorerà in Friuli Venezia Giulia, per portare a settembre 2018 oltre 20.000 presenze complessive.
Segni positivi anche per gli altri ambiti turistici. La montagna registra un +10,3% di arrivi (139.750) e +8% di presenze (oltre 412 mila); l’ambito mare e città storiche, comprensivo dei dati relativi a Palmanova e Cividale del Friuli, cresce del 15,1% per arrivi (quasi 417 mila) e del 14,6% per presenze (oltre 1,5 milioni); il macro ambito Città e altre aree cresce del’8,2% negli arrivi (quasi mezzo milione) e del 6,7% nelle presenze (oltre 1,1 milioni).
In montagna Carnia e Tarvisiano accolgono il numero maggiore di turisti (oltre 100 mila gli arrivi nelle due aree) rispetto al Piancavallo e Dolomiti friulane con poco più di 26 mila arrivi, comunque in crescita rispetto all’anno scorso (+18,5%). Tra le città capoluogo Trieste è la prima meta con quasi 210 mila arrivi (+10,4%), seguita da Udine con oltre 156 mila arrivi (+6,1%), Pordenone, con quasi 72 mila arrivi (+6,2%) e Gorizia quasi 60 mila arrivi (+8,5%).
Il cluster Grado, Aquileia e Palmanova registra complessivamente oltre 152 mila arrivi con una crescita del 22,4% e oltre mezzo milione di presenze, in aumento di quasi il 25%. Dal bilancio positivo, Bolzonello ha tratto altri due punti di forza del turismo regionale: gli alberghi diffusi, che crescono del 21%, e l’attenzione per il ciclo turismo, un comparto su cui “c’è grande interesse anche da parte delle amministrazioni locali che attraverso le Uti – ha sottolineato ancora il vicepresidente – stanno presentando progettazioni per migliorare l’infrastrutturazione, in particolare lungo la ciclovia Alpe Adria”.
Secondo il direttore marketing, Bruno Bertero, il Friuli Venezia Giulia potrebbe avere un ulteriore trend positivo nei prossimi tre anni, quando saranno leggibili i risultati dell’attività di collaborazione con gli operatori; intanto la vetrina online del Friuli Venezia Giulia, ovvero il sito web turismofvg.it, cresce con 75.000 pagine, di cui 68 mila indicizzate sui motori di ricerca, 9000 visitatori unici al giorno, una media di 6 pagine visitate al giorno per una permanenza di un minuto e mezzo a visita.
I dati raccolti – come ha ricordato il direttore generale Marco Tullio Petrangelo – derivano dalle registrazioni obbligatorie effettuate nelle strutture ricettive e confluiscono nel sistema statistico di Promoturismo Fvg che li trasmette anche all’Istat.