Tutte le novità del calendario 2016 per la pesca sportiva in FVG
Il Calendario che il prossimo anno regolerà i tempi e le modalità per l’esercizio della pesca sportiva nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Caccia e alle Risorse ittiche, Paolo Panontin.
“Il nuovo Calendario prevede alcune modifiche rispetto a quello in uso nel 2015 – ha rilevato Panontin – ed in particolare reintroduce un elenco di laghi a valenza turistica in cui la pesca è ammessa fino al 31 ottobre, il divieto di trattenimento dei lucci, la definitiva eliminazione della carpa come specie impiegabile quale esca viva, la riformulazione del periodo in cui la pesca è ammessa nei campi di gara e l’inserimento nel documento dell’avvertimento relativo al rischio di elettrocuzione delle canne da pesca, un invito ai pescatori a non accostarsi troppo a tralicci ed a linee dell’alta tensione”.
Messo a punto e definito anche questa volta dall’Ente Tutela Pesca, il “Calendario” è un documento che, oltre a dare le coordinate geografiche delle località in cui è possibile la pesca sportiva, indica i sistemi ed i mezzi consentiti, i regimi finalizzati alla tutela di particolari interessi di carattere ecologico, scientifico e turistico ed i divieti temporanei
relativi alle acque interessate dal ripopolamento, indicando in pratica le misure minime di cattura delle specie ittiche
consentite, il tipo di attrezzi e strumenti ammessi per la pesca, il numero di esemplari che è possibile catturare e quello delle giornate di pesca, le modalità di pesca vietate.
I laghi in cui si potrà pescare sino alla fine di ottobre sono quello di Barcis, Ravedis e Vajont (Collegio di Maniago-Barcis), Pramollo (Collegio di Pontebba), Cavazzo, Sauris, Verzegnis e Ravascetto (Collegio di Tolmezzo) e ancora il lago di Cavazzo per l’area amministrativa del Collegio di Gemona-San Daniele.
Ai fini della regolamentazione della pesca sportiva il territorio regionale continua ad essere diviso in 15 Collegi (Gorizia, Sagrado- Monfalcone -Trieste, Pordenone, Sacile, Maniago-Barcis, Spilimbergo, San Vito al Tagliamento, Pontebba, Tolmezzo, Gemona-San Daniele, Tarcento-Nimis, Udine, Cividale del Friuli,
Codroipo-Latisana, Cervignano-Palmanova).
A loro volta i Collegi sono sempre compresi in due zone (A e B), di cui la prima si colloca a Sud della Statale 14 mentre la seconda è a Nord della medesima.
Nella zona A la regola generale è che la pesca vi sia consentita tutto l’anno, mentre nella zona B i pescatori possono iniziare la loro attività l’ultima domenica di marzo per concluderla l’ultima domenica di settembre, una regola che include anche un tratto dell’Isonzo (dalla SS 14 ai pali dell’ex ponte della Colussa) e del Canale Brancolo (dalla SS14 alla provinciale Monfalcone-Grado) che sono a Sud della Statale 14, così come rientrano invece nella possibilità di pescarvi tutto l’anno alcuni laghi, laghetti e tratti di fiumi e torrenti che si trovano a Nord della Statale 14.
Come già previsto lo scorso anno, ogni pescatore non potrà superare le 16 uscite al mese e quelle non effettuate non saranno recuperabili nei mesi successivi, mentre non si potranno effettuare più di otto uscite mensili con la cattura di anguille.
ARRIVA ANCHE IL REGOLAMENTO PER GLI OPERATORI ITTICI
L’attività degli operatori ittici volontari sarà disciplinata da un regolamento emesso e recepito dal direttivo dell’ETP-Ente tutela pesca, che nella stessa occasione ha stabilito anche la tipologia delle spese sostenute dai volontari da ammettere a rimborso.
Lo ha stabilito sempre oggi la Giunta regionale, approvando quanto indicato dal direttivo su proposta dell’assessore alla Caccia e Pesca Paolo Panontin “nella consapevolezza – ha osservato l’assessore – di dover definire alcune regole per il miglior funzionamento di un’importante attività di volontariato e per garantire i diritti di operatori che, selezionati e addestrati per dare supporto all’Ente, lavorano senza aver accesso ad alcun emolumento”.
Il regolamento ribadisce quindi che l’attività degli operatori ittici volontari è prestata “in modo personale, spontaneo e gratuito” ma esplicita anche che l’Etp rimborsa agli stessi “soltanto” le spese effettivamente sostenute, documentate e presentate in originale entro tre mesi, confermando inoltre la stipula di idonee coperture assicurative contro il rischio di infortuni e per la responsabilità civile verso terzi.
Nel documento, inoltre, l’Etp definisce con precisione la figura del volontario (selezionato in seguito alla pubblicazione di un bando, deve avere un’età compresa tra i 18 ed i 70 anni, essere cittadino italiano, non aver subito condanne per reati gravi e comunque per reati contro il patrimonio storico, culturale, naturalistico e ambientale) e si impegna ad organizzarne l’attività provvedendo a dotarlo di mezzi, equipaggiamento e vestiario idonei.
Compito dell’Etp è inoltre definire le aree operative contemporaneamente alle priorità ed ai programmi di intervento e fornire un quadro completo delle attività alle quali sono chiamati questi operatori (salvaguardia della fauna ittica, ripopolamento, raccolta di dati e campioni biologici, attività sul campo per progetti di ricerca, allestimento di stand per fiere e mostre).
Buongiorno, speriamo però che ci sia ripopolamento a sufficienza anche nei torrenti e nei laghi di tramonti così da permettere catture che valgano i soldi spesi per il permesso .
Vedendo che ora REGALANOla licenza non mi viene manco voglia.Anche se grazie ad amici guardiapesca so dove seminano
“amici” guardiapesca??? amici non certo dei pesci che liberano se vengono a dire a te dove pescarli! povera italia, in che stati siamo
Non trovo che sia corretto verso quelle persone che ogni anno pagano il bollettino e poi camminano lungo i torrenti e fiumi. Se tuti ragionassero così, saremmo veramente a posto. Bella serietà.
Buongiorno,ma e vero che ripopolano i canali anche a maggio e settembre oltre che prima dell apertura?
Ho da poco fatto la licenza e mi sono già imbattuto su molti bracconieri che pescano più del consentiti,fuori misura e specie non consentìte e mi vien da chiedere dove sono i controlli,perché ho buttato i soldi nella licenza? Tanto c’è gente che se ne sbatte delle regole e dell ecosistema ittico….che schifo…
vorrei sapere perchè non si può pescare la spigola in acque interne con la seppia e l’aguglia. se la seppia non è autoctona allora non è neanche la goatta e qualche altra specie. la seppia fino a prova contraria nasce e risale i nostri canali. se dopo mi si dice che non si può perchè non è stata messa nella lista delle specie è un altro discorso ma non vuol dire che non è autoctona fino a prova contraria.
buonasera mi chiamo Maurizio , vengo a pescare in fvg per la prima volta . Vorrei pescare in Tagliamento , a pesca di trote .
la mia domanda e : basta la licenza normale o devo avere quache altro documento , esempio qualche libretto per segnare il numero delle trote catturate?
Grazie per l attenzione . SPERO IN UNA RISPOSTA .
Saluti.
Ciao Maurizio di dove sei? Che eventualmente ti do un contatto di un negozio pesca che può consigliarti e fornire tutto il materiale necessario ed esche. Comunque oltre alla licenza governativa devi munirti di permesso, che se non sei residente sono un po carucci, giornaliero, settimanale o mensile, hanno un segna pesci. Ad ogni modo per la trota sono max 4 catture giornaliere per farlo o iridee misura minima 22 cm, mentre marmotta ed ibridi 2 catture minimo 35 cm. Ti anticipo che la pesca sul tagliamento non è facile…
Spero di esserti stato di aiuto. Filippo.