Un 2023 da incorniciare per l’Albergo Diffuso Borgo Soandri di Sutrio
Nel 2023 l’Albergo Diffuso Borgo Soandri di Sutrio ha registrato un incremento del 27% delle presenze rispetto al 2022: si tratta del miglior risultato da quando è stato aperto nel 2000. In tutto, sono stati più di 12 mila i pernottamenti nella struttura, che l’anno scorso era stata fra l’altro incoronata vincitrice nell’amichevole disfida ingaggiata fra gli Alberghi Diffusi della Carnia davanti alle telecamere della fortunata trasmissione “Bruno Barbieri – 4 Hotel” in onda su Sky Uno e NOW, che sarà replicata in chiaro dal 4 marzo su TV8 del digitale terrestre. Se agosto è stato in assoluto il mese con più presenze (oltre 2000) e l’alta stagione (luglio e agosto) ha registrato il +10,9%, sono particolarmente interessanti da notare i dati degli altri periodi, ad iniziare dall’inverno che ha segnato +45% rispetto all’anno precedente. Anche le basse stagioni si chiudono con risultati più che lusinghieri: quella primaverile con +30,9% e quella autunnale con +11,14% rispetto al 2022, a conferma del raggiungimento di uno degli obiettivi più importanti che si era prefissato il Consiglio di amministrazione guidato da Silvio Ortis, ovvero la destagionalizzazione.
“I risultati del 2023 ci inorgogliscono e sono la prova tangibile del percorso evolutivo e di crescita di Borgo Soandri, che non è solo un albergo, ma un modello di accoglienza che fa vivere all’ospite Sutrio e la Carnia tutta e il territorio attraverso esperienze che lo fanno sentire un paesano e non un turista – dice il presidente Silvio Ortis -. Ci siamo impegnati per una crescita qualitativa non solo delle camere ma anche dell’offerta – paese: servizi, attività, esperienze. Invitiamo a condividere i gesti e i ritmi della gente, a contatto con la sua quotidianità e le sue tradizioni. L’ospite si gode quindi il soggiorno in un paese che è albergo, dove è accolto come amico da una comunità ospitale. Questa è una formula vincente, e lo sarà sempre di più, perché le nostre offerte nuove ed evolute rendono la vacanza esperienziale e fanno sì che le persone tornino a casa con un pezzetto di Carnia nel cuore, che le fa poi ritornare. L’orgoglio di questo modello tutto friulano, di cui fu pioniere Leonardo Zanier, va condiviso anche con gli altri Alberghi Diffusi carnici, che pure hanno registrato nel 2023 un’interessante crescita”.
“L’amministrazione comunale ha sempre creduto profondamente nel progetto che, come confermano i numeri, è sano e porta risultati concreti – aggiunge il Sindaco di Sutrio Manlio Mattia -. Il Comune ha intenzione di continuare ad appoggiare questo percorso per rinforzare l’accoglienza turistica sempre nell’ottica della sostenibilità del progetto. Con l’Albergo Diffuso, la Pro Loco e la rete d’imprese Visit Zoncolan si lavora in sinergia per offrire, insieme all’accoglienza, anche esperienze, attività, animazione che offrano al turista qualcosa in più del semplice soggiorno”.
Nato nel 2000 dall’idea di recuperare e mettere in rete il patrimonio edilizio di Sutrio, rendendolo una componente essenziale e caratterizzante della sua offerta turistica, l’Albergo Diffuso negli anni ha dato vita a una forma di turismo sostenibile e responsabile, dato che ha favorito la conservazione del patrimonio architettonico e culturale, ha stimolato l’economia locale e ha ridotto l’impatto ambientale legato alla costruzione di nuove strutture alberghiere. Oggi ha oltre 150 posti letto, suddivisi in 35 appartamenti di varia capienza ricavati dall’attenta ristrutturazione di antiche case ed edifici rurali, che insieme costituiscono un vero e proprio albergo organizzato come un’unica struttura ricettiva, con reception e servizi comuni.
“Quelli che ora sono alloggi dell’Albergo Diffuso erano lo stavolo di famiglia, non veniva più utilizzato, e abbiamo pensato che fosse una buona occasione per dare una nuova possibilità al paese e allo stesso tempo sistemare l’immobile”, raccontano due socie storiche dell’Albergo Diffuso, che hanno aderito fin dall’inizio al progetto.
“Ho conosciuto l’Albergo Diffuso Borgo Soandri dapprima come cliente – aggiunge Cristina Valentini, residente a Udine e proprietaria di 3 appartament i-. Soggiornando qui mi sono innamorata del territorio della Carnia e anche del valore profondo del progetto dell’Albergo Diffuso: dare nuova vita a un borgo nel rispetto della comunità e anzi condividendo con essa il concetto di ospitalità”.
“Io sono nato a Sutrio e quello che sarà l’alloggio dell’Albergo Diffuso è la casa di mio padre. Si chiamerà, come gli altri di Borgo Soandri, con un nome di fiore, Primula– spiega Paolo Mainardis, nuovo socio, originario di Sutrio ma residente a Gemona -. All’inizio lo volevo tenere per noi, ma visto che lo usavamo poco e che c’erano dei contributi pubblici che potevano aiutarci a sistemarlo, abbiamo deciso di affidarlo al Borgo Soandri per renderlo vivo e metterlo al servizio della comunità: è anche un legame per mantenere vivo il rapporto con il mio paese natale”.