Un dvd per ricordare la figura di pre Antoni Beline
Alla vigilia della festività dei Patroni di Udine e del Friuli, i Santi Ermacora e Fortunato, la Provincia di Udine ricorda pre Antoni Beline di cui quest’anno ricorrono i dieci anni dalla morte. E lo fa presentando il dvd “Testemoneancis di pre Antoni Beline”, realizzato in collaborazione con Videotelecarnia.
Un’ora circa il filmato in cui è raccolta un’intervista-chiacchierata realizzata da Celestino Vezzi nel marzo del 1997 in cui pre Toni racconta il suo arrivo “pieno di speranza ma anche paura” e la sua esperienza di sacerdote nella parrocchia di San Martino di Rivalpo-Valle di Arta Terme e Trelli (frazione di Paularo) dove è stato anche maestro. Anni che lo hanno segnato in profondità, trascorsi all’interno di comunità dove ha impostato l’azione pastorale in dialogo con la gente, “non dovevo colonizzare ma fare strada con loro abbinando le due coordinate fondamentali: fede e religione” ricorda pre Toni per il quale “la religione deve infondere speranza, non rassegnazione”. “Dovevo aiutarli a fare, a pretendere, a difendersi”. Non mancano, com’era nel suo stile e nel suo modo di parlare schietto e diretto, alcune critiche all’impostazione della Chiesa.
Pre Toni ricorda anche l’attività di Glesie Furlane, la richiesta dell’Università, la traduzione della Bibbia in friulano, la collaborazione con il mensile “La Patria del Friûl”, il carattere dei friulani, le difficoltà della Carnia tra crisi economica e spopolamento. Arricchiscono l’intervista alcune “pillole” finali in cui pre Antoni Beline spiega alcuni concetti come omologazione, identità, radici, lingua, patria. “Abbiamo voluto ricordare pre Toni attraverso la sua voce, i suoi concetti e la speranza data al popolo friulano parlando della nostra storia, della nostra identità e della nostra lingua – ha affermato il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini -. Pre Toni, tramite Vtc, ha testimoniato più volte la volontà di difendere e voler bene al popolo friulano, partendo dalla Carnia. Pre Toni ha fatto tante cose importanti ma quella più importante è la traduzione della Bibbia in marilenghe, un grande regalo per tutti noi. Un contributo alla difesa della nostra identità che va valorizzata attraverso la lingua e la sensibilità del popolo friulano.
Popolo che sta aspettando, ormai da troppo tempo, l’approvazione del Messale in friulano da parte della Cei” – ha rilevato a margine Fontanini annunciando una lettera al nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve proprio per sollecitare l’ok definitivo al libro liturgico dell’Eucarestia in marilenghe, “un altro importante lavoro di pre Antoni Beline, grande intellettuale e grande sacerdote che ha dato forza al Friuli”, ha concluso il presidente. Anche da parte di pre Romano Michelotti del gruppo di Glesie Furlane un ricordo di pre Toni, “un intellettuale che ha vissuto tra la gente, la cosa a cui teneva di più era la sua parrocchia e il contatto con le persone”. E, infine, un invito a partecipare alle festività dei Santi Patroni nella giornata di domani, 12 luglio e all’ “Avôt dal Friûl”, il rito che si ripete da una quarantina d’anni dedicato ai Santi Martiri Ermacora e Fortunato, patroni della città e del Friuli organizzato da Glesie Furlane che si terrà ad Aquileia, domenica 16 luglio alle 18. A officiare la messa, in Basilica, sarà Adelchi Cabass, nuovo parroco di Aquileia. Accanto a lui i sacerdoti di Glesie Furlane che celebreranno la messa in friulano con letture in sloveno e tedesco.