Una giornata in Val Resia per riscoprire il mestiere dell’arrotino
Il problema della mancanza di manodopera, specie nelle imprese artigiane, è un tema serissimo. Interrogarci e chiederci come far rendere appetibili professioni viste ancora come “povere” o già “scomparse” meritano un’etichettatura nuova con una visione diversa e soprattutto una maggior attenzione mediatica.
Avvicinarsi ad un mestiere etichettato come “scomparso” è possibile, grazie alla tenacia di un gruppo di Arrotini della Val Resia, che ancor oggi portano avanti questa professione, cercando di far capire l’importanza e la necessità di quest’arte nei vari settori, dalla cucina allo sport e al tempo libero, oltre che nel settore industriale.
Riparte così dalla Val Resia, “Terra di Arrotini”, la sensibilizzazione dei mestieri artigianali, con una giornata dedicata alla conoscenza della professione, i possibili sbocchi lavorativi e naturalmente con la pratica dell’affilatura.
L’appuntamento è per domenica 11 giugno alle ore 9.30 presso il Museo dell’Arrotino, casa degli artigiani della Val Resia, per proseguire nella mattinata con una conoscenza di come si faceva un tempo l’arrotatura sulle tradizionali biciclette. Successivamente si passerà ad approfondire la tecnica moderna, con prova sulle macchine elettriche. «Un’esperienza che si può provare, per scardinare gli stereotipi di un lavoro povero e non più necessario, ma che al contrario oggi, richiede formazione e un buon marketing», spiegano i promotori.
Per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione, che deve pervenire entro mercoledì 7 giugno con il versamento della quota di 25 euro, comprensiva del pranzo a buffet.
Per tutte le informazioni ci si può rivolgere alla segreteria del Museo dell’Arrotino inviando una e-mail a info@arrotinivalresia.it o un messaggio WhatsApp al 3331253299.