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Una “Giornata Internazionale della Montagna” da vivere online con il Club alpino italiano

Una montagna da tutelare con la sua biodiversità, una frequentazione rispettosa delle Terre alte da promuovere con l’attenzione e la curiosità verso le culture locali, senza aggressioni e senza l’unico obiettivo di una vetta da raggiungere a tutti i costi. Il tutto con una costante attenzione alle conseguenze della crisi climatica e alle opportunità di sviluppo e lavoro che il turismo lento e sostenibile può rappresentare per chi abita la montagna.  

Sarà ricco il programma dell’evento online “Alpinismo, cultura, ambiente, scienza per le montagne. Con il Club alpino italiano per difendere la biodiversità delle Terre alte”, con il quale venerdì 11 dicembre il Cai saluterà la Giornata Internazionale della Montagna. L’appuntamento andrà in onda sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Sodalizio dalle ore 18 alle 21,30 no stop e sarà introdotto dal Vicepresidente generale Erminio Quartiani. 

«Sono passati 18 anni dalla celebrazione dell’Anno Internazionale della Montagna indetto dall’Onu – afferma Quartiani – Molte cose sono cambiate: alcune in meglio, tra le quali l’attenzione al ruolo di equilibrio per la qualità della vita nel pianeta che le montagne svolgono (disponibilità di acqua dolce, foreste, biodiversità vegetale e animale). Altre cose sono peggiorate per le Terre alte nel mondo (inquinamento, effetti dei cambiamenti climatici, consumo di suolo e conseguente erosione idrogeologica, abbandono di pascoli, attività umane e di residenza da parte di consistenti settori di popolazione montana, ad iniziare dai giovani, con il derivato inselvatichimento di grandi porzioni di territorio andate in disuso, peggioramento dei servizi essenziali che determinano ulteriore impoverimento per chi vive e lavora in montagna)».  

«Per il Cai difendere la montagna – prosegue Quartiani – significa difendere la sua biodiversità e sostenere la presenza dell’uomo nelle Terre alte. L’11 dicembre ribadiremo questo impegno solenne con una serata intera nella quale metteremo a disposizione di tutti alcuni dei nostri progetti, con concrete proposte, e rilanceremo, anche attraverso i canti dei nostri cori, le tradizioni della buona montagna. Il Cai si rivolge a ogni alpinista, escursionista, amante, studioso dei territori alpini e appenninici e a coloro che li abitano, ai quali dobbiamo la nostra riconoscenza per il servizio che rendono alla società». 

La serata, introdotta e condotta dal direttore di Montagne360 Luca Calzolari, avrà come comune denominatore la coralità: sarà infatti presentato il nuovo libro Cordate vocali. I Cori Cai si raccontano, che narra la storia dei gruppi legati al Club alpino presenti in tutta Italia e contiene autorevoli contributi sul canto popolare di montagna, sulla sua centenaria storia all’interno del Sodalizio e sui significati che ha ricoperto e ricopre tutt’oggi. Interverrà il Presidente generale Vincenzo Torti, insieme a

Gianluigi Montresor, Andrea Zanotti e Giuseppina Antonucci del Centro nazionale coralità. Coralità che sarà protagonista nel corso di tutto l’evento. Tutti gli interventi in programma saranno infatti inframezzati da esibizioni canore di undici Cori Cai, con i brani che hanno fatto la storia di questo genere di canto. I gruppi che si esibiranno sono: Coro Edelweiss Torino, Coro Cai Uget, Coro della Sat, Coro della Sosat, Coro Cai Bovisio Masciago, Coro Cet, Coro Cai Frosinone, Coro La Martinella Cai Firenze, Coro Cai L’Aquila, Coro Cai Melegnano e Coro Cai Sondrio. 

Il tema della Giornata Internazionale della Montagna 2020 è la biodiversità delle Terre alte, che sarà approfondito nel dialogo tra l’alpinista Hervé Barmasse e il Presidente generale Vincenzo Torti. Sulla necessità di una sempre maggior consapevolezza della sua tutela si baserà anche l’intervento del referente nazionale del Gruppo grandi carnivori Davide Berton, che parlerà della convivenza di predatori come il lupo e l’orso con le attività umane tipiche delle Terre alte (specialmente quelle zootecniche).  

Di grande attualità sarà la presentazione della posizione del Club alpino italiano relativa a “Cambiamenti climatici, neve e industria dello sci”, che sarà illustrata dal Presidente della Commissione centrale tutela ambiente montano Raffaele Marini. Una posizione che, dati e numeri alla mano, evidenzierà l’ormai insostenibile dipendenza dalla monocultura dello sci alpino per il turismo montano invernale. Il glaciologo Claudio Smiraglia parlerà invece di ghiacciai, conducendo gli spettatori dalla biodiversità alla geodiversità. 

Durante la serata ampio spazio sarà dedicato al Sentiero Italia CAI, con la proiezione in anteprima del trailer del documentario ufficiale in lavorazione proprio in queste settimane e il punto della situazione sulle guide escursionistiche ufficiali edite da Idea Montagna, con gli autori che hanno percorso diverse tappe dell’itinerario negli ultimi mesi. Interverranno il Vicepresidente generale Antonio Montani, il regista del film Luca Bergamaschi e l’editore Francesco Cappellari. Oltre al trailer del documentario, sarà mostrato un contributo di uno degli autori delle guide, Franco Faggiani. Il progetto transfrontaliero dei “Villaggi degli alpinisti” sarà illustrato dalla Vicepresidente generale Lorella Franceschini, con una particolare attenzione alle prossime località che, dopo la Val di Zoldo, saranno accompagnate dal Cai nel percorso di candidatura. Sull’alpinismo patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco interverrà invece con un importante contributo Mariassunta Peci del Mibact. 

Altri momenti della serata saranno dedicati al lancio del nuovo house organ online del Cai Lo Scarpone (loscarpone.cai.it) e alla nuova newsletter dell’associazione a cura del direttore della stampa sociale Luca Calzolari, alla presentazione di “Natale in quota”, pacchetto di 15 film di alpinismo e montagna disponibili in streaming dal 15 dicembre al 15 gennaio con Cai e Trento Film Festival, presentato da Renato Veronesi e da Luana Bisesti. Non mancherà l’esperienza del Family Cai, con i giovanissimi soci protagonisti del video “Racconti intorno al fuoco”.