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Una giornata nel segno del ricordo di un grande amico della Carnia, Enzo Cainero

Una giornata per ricordare un grande amico: Ovaro, la Carnia Bike, la comunità di Montagna della Carnia e gli amministratori locali hanno dedicato pensieri ed emozioni a Enzo Cainero, ritrovandosi ieri mattina, sotto l’arco all’inizio della salita a cima Zoncolan, per tributare un saluto all’indimenticato patron che ha messo la montagna friulana e il comprensorio nella cartina geografica del grande ciclismo dei professionisti, facendolo anche diventare un santuario per tutti i cicloturisti ed amatori che, da anni, scalano quella salita mitica.
Soprattutto, il sindaco ovarese Lino Not e il numero uno della Carnia Bike Fabio Forgiarini, d’intento con gli amministratori locali e le principali istituzioni della Carnia, hanno voluto promuovere un evento che aveva l’obiettivo di consolidare la volontà comune di portare avanti le iniziative che proprio Enzo Cainero, con il lavoro di una vita, aveva ideato ed iniziato, con grande soddisfazione.Il momento celebrativo, ieri a Ovaro, è stato insieme toccante, solenne ed informale. Ha aperto il sindaco Lino Not, uno che collaborava già nella primissima edizione dello Zoncolan in rosa, nel 2003, con l’organizzazione del Giro d’Italia, coordinata da Enzo Cainero. Assieme a monsignor Gianni Pellarini, erano presenti anche la signora Laura, moglie di Enzo, il figlio Andrea e il fratello Eddi. Con loro, il direttore di Promoturismo FVG Iacopo Mestroni, il consigliere regionale Manuele Ferrari e diversi sindaci della Carnia, tutti arrivati a tributare l’omaggio a un manager che, più di ogni altro, ha lavorato per valorizzare il territorio della montagna friulana e per generare opportunità turistiche e commerciali per dare idee e un futuro ai cittadini delle vallate, da Amaro in su.
Terminata la breve ed intensa cerimonia, proprio dall’arco ovarese è partita la gara cicloturistica “Carnia Valcalda Classic”, riservata alle categorie amatoriali e aperta anche ai ciclopedalatori, valida per il campionato regionale amatori FCI FVG. A conferma della volontà di tutti di guardare soprattutto alle opportunità future, la corsa è stata accompagnata negli ultimi chilometri anche dai giovanissimi atleti della Carnia Bike, che hanno corso dentro la carovana degli oltre cento partecipanti, negli ultimi chilometri, giungendo tutti assieme ai partecipanti al traguardo di Ovaro. Vivendo poi un frizzante momento di celebrazione e di premiazione, assieme al vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, al vicepresidente del Comitato Regionale della Federciclismo, Davide Specogna, e al presidente del comitato FCI di Udine, Domenico De Filippo.

Apprezzato l’intervento di Alessandro Gallici, curatore di cimeli e memorabilia legati a Marco Pantani, che ha raccontato con enfasi e trasporto la storia dell’ultima, grande esibizione del “Pirata” di Cesenatico al giro d’Italia, nel 2003 nella mitica prima volta della corsa rosa sul monte Zoncolan, quando vinse Gilberto Simoni.

La tappa del Giro sullo Zoncolan – diceva sempre Cainero – dev’essere riproposta ciclicamente, ogni quattro anni circa. E’ fondamentale lavorare tutti assieme su un unico obiettivo. E serve continuità nell’impegno, per non disperdere quel che di buono viene fatto“.

In questo mantra, gli amministratori e le associazioni sparse sul territorio hanno dichiarato pubblicamente la propria fede, dimostrando compattezza nel voler proseguire l’opera del patron.
Sulla piattaforma Spin, adiacente al campo sportivo, è poi andato in scena un costruttivo dibattito sullo sviluppo del turismo e del cicloturismo in Carnia, proseguendo sul solco tracciato proprio da Enzo Cainero. “Stiamo lavorando attivamente – ha confermato Lino Not –, su un tavolo di lavoro al quale siedono tutte le realtà che operano sul territorio. L’impegno è quello di attivare tutte le iniziative e di migliorare tutte le strutture per far sì che questo patrimonio che abbiamo sia gestito e sfruttato per il bene comune“.

Al confronto, che ha visto davanti alle telecamere anche Eddi Cainero, fratello di Enzo, e Andrea Cainero, figlio dell’indimenticato Patron, hanno partecipato l’assessore di Sutrio, Daniele Straulino, il giornalista Renato Damiani, il sindaco di Paluzza Luca Scrignaro, il primo cittadino di Forni di Sotto Claudio Coradazzi, il neo sindaco di Cercivento Enrico Della Pietra, il ciclista ampezzano Marco Del Missier, che ha avanzato l’idea di organizzare un Bike Day, come succede già in altre parti d’Italia, il vice presidente della Carnia Bike, Gianni Burba, Stefano Petris del Prosciuttificio Wolf di Sauris e il capogruppo dell’Ana di Ovaro, Romeo Rovis.
Il concetto principale emerso dal convegno è stato quello della compattezza delle Amministrazioni e delle Associazioni del territorio carnico nel voler proseguire nell’opera di valorizzazione culturale e commerciale della Montagna, ampliando l’offerta rivolta a cicloturisti, cicloamatori e amanti della montagna, affinché possano trovare il prima possibile le migliori condizioni per soggiornare nelle valli della Carnia e per godere della bellezza del territorio.
Tante le idee proposte: biciplan, eventi, manifestazioni, gare. Tutto nel solco della tradizione incignata da Enzo Cainero, il primo ad aver capito il potenziale del territorio carnico e ha intravisto la possibilità di sviluppo turistico della zona.