Una petizione per dire “No” al cambio di gestione del canile di Tolmezzo
Sta facendo molto discutere, sui social e non solo, la notizia del cambio di gestione del canile di Tolmezzo. Giovedì 23 dalle 10 alle 18 i volontari Enpa invitano tutti a passare in canile per contribuire alla raccolta firme su Change.org denominata “NO al cambio gestione del Canile di Tolmezzo”, che in meno di 24 ore ha già superato le 3000 adesioni.
“Nel 2021 si fanno ancora gare al ribasso sulla pelle delle vite gia martoriate, non basta lavorare bene – si legge fra l’altro nella petizione –. Non ci stiamo al solo pensiero di perdere persone eccezionali, professionali e dotate di un cuore che tutto il canile non basta a contenerlo. La dedizione e l’attenzione, nonchè le competenze messe in campo in questi anni hanno cambiato la vita di molte anime pelose e portato a quello che si può definire un miglioramento su tutto il territorio. I progetti, la sensibilizzazione continua, i corsi e i consigli. Il canile di Tolmezzo è diventato un vero e proprio punto di riferimento, perchè rinunciarci? Al nostro dissenso si uniscono anche tutti i nostri ospiti che non vogliono assolutamente perdere per l’ennesima volta le figure di riferimento a cui hanno dato la prima fiducia, la prima leccata, il primo abbraccio. Gli si spezzerebbe il cuore”.
Il canile è gestito in forma associata dalla Comunità di Montagna della Carnia, intervenuta oggi sull’argomento con una nota, che proponiamo integralmente.
“La Comunità di montagna della Carnia gestisce il servizio di custodia, mantenimento, gestione sanitaria e assistenza veterinaria di animali di affezione vaganti, rinunciati o ricoverati d’autorità, per 42 Comuni dell’Alto Friuli e, per 34 Comuni, le colonie feline dei rispettivi territori. L’Ente gestisce quindi il canile comprensoriale di Tolmezzo e censisce e sterilizza le colonie feline su delega dei singoli Comuni e attraverso le risorse che questi mettono a disposizione per il servizio. La gestione associata del servizio permette di avere più risorse da utilizzare al meglio attraverso un unico appalto, che ha durata di 4 anni e mezzo. L’importo destinato all’incarico è definito dal Codice degli Appalti come “sopra soglia comunitaria”, poiché si tratta di una cifra ingente. Questo comporta l’obbligo di procedere con un bando aperto, a cui possono partecipare tutte le ditte che hanno i requisiti necessari (non è possibile quindi ipotizzare un affido diretto). Per poter garantire un servizio qualitativamente buono, si è applicato il criterio “dell’offerta economicamente più vantaggiosa” ai sensi dell’art. 95 del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i., che, a differenza del criterio “al massimo ribasso”, permette alla commissione di dare un punteggio significativo anche alla proposta tecnica delle ditte e non solo all’offerta economica. Si tratta dunque dello strumento previsto dalla legge per permettere all’ente affidatario di avere il controllo sulla qualità di un servizio, dato che la ditta che si aggiudica l’appalto è obbligata a rispettare quanto ha proposto, a pena di revoca dell’incarico. Nel caso della gestione del canile è stata valutata un’offerta tecnica che aveva un peso di 90 punti su 100 nella valutazione e che prevedeva la presentazione da parte dei concorrenti di un progetto di organizzazione, gestione e sviluppo del servizio. L’offerta economica aveva un peso di 10 punti su 100. La Commissione giudicatrice, nonostante abbia ritenuto migliore l’offerta tecnica presentata dall’attuale gestore, che ha ricevuto un punteggio più alto sulla proposta, ha dovuto sommare a questa il punteggio, che non è arbitrario ma matematico, dato dalle due offerte economiche. Dalla somma delle valutazioni ottenute, l’offerta complessiva presentata dalla Cooperativa Sociale Oltre la Sorgente ha ottenuto il punteggio più alto. La Comunità di montagna della Carnia riconosce l’ottima gestione condotta da Carlo Sanna in questi anni, ma ricorda di essere tenuta al rispetto della normativa, che comporta per importi di questa portata il divieto di invito a procedure dirette per l’affidamento di un appalto”.