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Una rosa per Tina. Parole e musica dedicate alla Modotti a Tolmezzo

«Cerco sempre di lottare per modellare la vita secondo il mio temperamento e le mie necessità. In altre parole metto troppa arte nella mia vita, troppa energia, e di conseguenza non mi rimane molto da dare all’arte…». Così scrive Tina Modotti in una lettera a Edward Weston nel luglio 1925, quasi una premonizione delle scelte politiche ed esistenziali che sarebbero seguite di lì a pochi anni. Ed è attraverso le parole di Tina e di chi l’ha conosciuta, “scoperta” e studiata che domenica 25 agosto, alle 19.00 a Palazzo Frisacco di Tolmezzo, il Comitato Tina Modotti, la Città di Tolmezzo e il Circolo Culturale Fotografico Carnico intendono rendere omaggio alla fotografa e rivoluzionaria di origini friulane. Una rosa per Tina.

Finissage con parole e musica è il titolo dell’appuntamento proposto in occasione della chiusura della mostra TINA. Arte e libertà tra Europa e Americhe. Inaugurata il 18 maggio scorso, la mostra sta riscuotendo un notevole interesse e afflusso di pubblico; si tratta, infatti, di un nuovo allestimento in cui sono presenti non solo le foto più note ed iconiche (un centinaio) ma anche un ricco ed in parte inedito apparato documentale proveniente dalla collezione Cobalti e una selezione di materiali dell’archivio del Comitato Tina Modotti. Scelta, quest’ultima, intesa a ripercorrere, in un’epoca di memoria corta, il ruolo svolto da Riccardo Toffoletti e dal Comitato da lui fondato e diretto nella valorizzazione di Tina in tutta la sua irriducibile complessità.

«La sua intelligenza – scrive Maria Teresa Leon – le consentì di percorrere diverse strade: quella del teatro, quella della fotografia, quella dell’amore. La interessava l’immagine dell’uomo, il perché della povertà degli esseri umani, le ragioni delle tristi diseguaglianze sociali e le sue fotografie si vennero trasformando in intime scoperte di quella miseria che, quando la si tocca con gli occhi, obbliga a scegliere una strada».

A dare voce alle parole di Tina Modotti e, tra gli altri, dello stesso Toffoletti, saranno Marisa Bellorini e Giusy Cozzutti, accompagnate da improvvisazioni al sax del musicista jazz di caratura internazionale Daniele D’Agaro. L’ingresso è libero, consigliata la prenotazione presso Palazzo Frisacco.