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Vaccinazione antinfluenzale, uno studio sul ruolo dei farmacisti in Carnia nel migliorare l’adesione

Il ruolo dei farmacisti per migliorare l’adesione alla vaccinazione antinfluenzale in Carnia è stato oggetto di un’indagine condotta da un gruppo di ricerca congiunto del Dipartimento di Medicina dell’Università di Udine e dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc). I risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica “Vaccines” (LEGGILI QUI).

Allo studio hanno aderito tutte le 24 farmacie del distretto carnico nel periodo tra ottobre 2019 e gennaio 2020. I risultati hanno mostrato che il 77,2 per cento dei soggetti a rischio per età, che in precedenza non si erano vaccinati, dopo essere stati informati dai farmacisti hanno cambiato idea sulla vaccinazione. Complessivamente la vaccinazione antinfluenzale nel distretto della Carnia è aumentata del 13,5 per cento nel periodo considerato, con un significativo miglioramento nella fascia d’età 65-74 anni. L’indagine ha visto la collaborazione delle farmacie del territorio del distretto della Carnia, Federfarma Fvg e dell’allora Azienda per l’assistenza sanitaria n. 3 “Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli”.

Obiettivi – Tre gli obiettivi dello studio pilota: aumentare il coinvolgimento dei farmacisti nella promozione della salute e della prevenzione sul territorio; ridurre l’esitazione vaccinale e aumentare la copertura vaccinale antinfluenzale nella popolazione; valutare l’impatto dell’intervento di supporto da parte dei farmacisti.

L’indagine – Gli utenti delle farmacie coinvolte nello studio sono stati sottoposti a una breve intervista per indagare se durante la stagione influenzale precedente si fossero vaccinati e se avessero o meno l’intenzione di vaccinarsi nel periodo dello studio. Se l’interlocutore si era vaccinato la volta precedente e confermava la sua adesione anche alla campagna in corso il farmacista si limitava a un rinforzo positivo. Nel caso di soggetti non precedentemente vaccinati, il farmacista ha cercato di capire il motivo di tale decisione offrendo supporto per chiarire dubbi e preoccupazioni grazie alla formazione specifica precedentemente erogata da parte dell’Azienda sanitaria.
Il gruppo di lavoro misto Ateneo-Asufc che ha condotto la ricerca è composto da Luca Arnoldo, Laura Brunelli, Benedetta Piciocchi, Gloria Longobardi.