Vantaggi dal nuovo modo di vendere il legno
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore regionale alle Risorse Forestali Cristiano Shaurli, il regolamento per l’assegnazione di contributi per la vendita del legname “all’imposto in allestimento tondo”, norma il cui obiettivo principale è quello di contribuire a aumentare e rendere più qualificate le capacità professionali dei proprietari boschivi della regione.
“Miriamo a ottenere una governance moderna del prelievo legnoso, rilanciando il mercato attraverso maggior valore aggiunto grazie anche a questi contributi che premiano non la vendita generalizzante del bosco in piedi, ma la valorizzazione da parte dei proprietari della qualità, diversificazione, certificazione del legname del Friuli Venezia Giulia”, spiega Shaurli. E’ per questo che il regolamento si rivolge, oltre che ai proprietari boschivi privati, anche ai possessori di proprietà pubbliche regionali, che vengono gestite direttamente dagli enti pubblici, oppure dalle imprese iscritte nell’elenco delle imprese forestali certificate che, singole o associate, ottengono in gestione – anche nelle forme della concessione pluriennale – aree silvo-pastorali di proprietà o possesso pubblico.
“Considerando che in Friuli Venezia Giulia le proprietà boschive pianificate sono prevalentemente di proprietà pubblica, aumentare le capacità professionali degli operatori di questo settore, attraverso questi strumenti contributivi e con i criteri individuati nel regolamento, significa non solo rendere più competenti e professionali gli enti pubblici proprietari di boschi o i soggetti da loro individuati, che opereranno non più principalmente sulla base della vendita del legname in piedi ma di quella in allestimento tondo, con evidenti maggiori introiti dalle stesse proprietà pubbliche, ma anche valorizzare e tutelare il patrimonio boschivo regionale”, sottolinea Shaurli.
Tutti i boschi oggetto di incentivo devono essere gestiti in forza di uno degli strumenti di pianificazione forestale previsti dalla legge forestale regionale: si favorisce in questo modo anche la gestione della foresta pianificata. Attraverso gli incentivi riconosciuti da questo regolamento si mira, in particolare, ad evitare che il legname di ciascun lotto boschivo, sul quale si vuole intervenire, venga venduto in piedi, cioè quando ancora i singoli alberi non sono stati tagliati; in questo caso il prezzo di vendita sarebbe forfettario sulla base di criteri generali e uniformi per l’intero lotto, senza distinzione di qualità e pregio dei singoli elementi che costituiscono il bosco e pertanto sacrificando anche la qualità e il pregio delle singole piante, che non verrebbero valorizzate adeguatamente.
Con la vendita del legname all’imposto in allestimento tondo, invece, viene assegnato al proprietario, ad un suo delegato o a colui che ha in gestione il bosco, un ruolo centrale per la valorizzazione del patrimonio boschivo della regione, in quanto, il lotto, prima del taglio, viene da lui valutato, qualificato e vengono catalogate le piante sulla base del loro reale valore di mercato, assegnando proprio al proprietario o a soggetto da lui individuato il ruolo strategico su quali piante intervenire e con quali criteri effettuare il taglio del lotto stesso. Ed è nella gestione di queste operazioni che incide il regolamento, prevedendo un contributo per il sostengo delle spese tecniche necessarie per la misurazione, qualificazione e commercializzazione del legname, che viene venduto all’imposto in allestimento tondo, cioè sul mercato sulla base del suo reale valore.