Variante di Rigolato, Mazzolini: «Dopo sei anni vince il buon senso»
“Era l’inizio del 2018, ero appena diventato vicepresidente del Consiglio regionale, quando abbiamo iniziato a lavorare concretamente alla variante di Rigolato. Già allora era evidente quanto fosse urgente intervenire sulla SR355, una delle arterie vitali per la montagna friulana. Ci siamo messi subito al lavoro, correndo verso un progetto definitivo di variante, capace di dare finalmente una risposta strutturale al problema della viabilità nella Val Degano”. Così Stefano Mazzolini commenta il respingimento, da parte del Consiglio di Stato, dell’appello presentato da quattro cittadini.
“Poi sono arrivati i primi ostacoli – prosegue Mazzolini -. Alcuni privati hanno presentato ricorso al TAR contro l’opera. È stato un momento delicato, ma non ci siamo mai tirati indietro. Il grande lavoro del sindaco di Rigolato, Fabio D’Andrea, è stato fondamentale: si è opposto subito, con determinazione, attivando i propri legali. La Regione, attraverso l’Avvocatura regionale, ha fatto lo stesso, difendendo con forza l’interesse pubblico, prima al TAR e poi al Consiglio di Stato. A loro va il mio sincero ringraziamento per la professionalità e la costanza dimostrate lungo tutto l’iter giudiziario”.
“Nel frattempo si è posta anche la questione delle risorse: i 9,3 milioni di euro previsti dall’accordo Stato-Regione del 2019 rischiavano di andare perduti a causa del contenzioso – dice ancora l’esponente leghista -. La Regione ha fatto una scelta strategica: per non restituire quei fondi, ha deciso di investirli subito nel rifacimento del ponte sul rio Uccelli, mantenendo fermo l’impegno per la variante. Anche questo è stato un passaggio cruciale”.
“Desidero ringraziare FVG Strade per il lavoro svolto – continua Mazzolini -. Nonostante il ricorso ancora aperto, hanno continuato con l’iter del progetto definitivo. Questo ci consente oggi di essere pronti a partire con il progetto esecutivo. Un grazie va anche al Comune, al sindaco D’Andrea, e all’assessore Pizzimenti, che allora ha creduto nel progetto e sostenuto l’investimento. Ora, dopo sei anni, il Consiglio di Stato ha finalmente respinto il ricorso. È una grande soddisfazione: vince il buon senso, vince l’interesse della comunità. È innegabile che, senza quel ricorso, la variante oggi sarebbe già stata realizzata. Purtroppo, il blocco ha fatto lievitare i costi: dai 9 iniziali siamo arrivati a circa 15 milioni di euro. Ma i primi 9 milioni sono già garantiti: ora si tratta solo di reperire le risorse mancanti e aprire finalmente il cantiere”.
“Questa non è solo la vittoria di un’opera, ma il risultato di anni di lavoro e collaborazione tra istituzioni – conclude Mazzolini -. La viabilità della montagna resta una mia priorità assoluta: continuerò a impegnarmi per modernizzare l’intera SR355, da Villa Santina a Sappada, per il bene dei cittadini e dei tanti turisti che ogni anno frequentano le nostre vallate”.
(nella foto Mazzolini con il governatore Fedriga)