Venzone in lutto, piange la sua Elisa
Una ragazza intraprendente, sempre in cerca di nuove amicizie, aperta al mondo, amante delle materie umanistiche, della letteratura e degli animali. Eccoli i tratti distintivi che contrassegnavano Elisa Valent, la studentessa 25enne di Carnia di Venzone, morta tragicamente domenica in quel bus maledetto che si è capottato in Spagna, a causa del quale hanno perso la vita 13 universitari, di cui 7 italiane.
A Venzone e a Gemona la conoscevano tutti, tra queste due comunità era cresciuta fino al diploma ottenuto al Liceo Magrini, ha giocato a pallavolo con la squadra del Tarcento, era parte integrante del gruppo delle Majorette di Venzone, come la mamma Anna e la sorella Sara; poi la laurea triennale in lettere all’Università degli Studi di Udine, acquisita nel 2014, e quindi il trasferimento a Padova per la magistrale in Filologia Moderna.
Amici ed amiche raccontano che nonostante amasse viaggiare, spostarsi, fare amicizie nuove, tornava comunque spesso a casa e aveva voluto mantenere i contatti con tutti i suoi compaesani.
Il dolore a Venzone è immenso, il sindaco Fabio Di Bernardo, tenutosi ieri per tutta la giornata in stretto contatto con i familiari volati a Barcellona, ha proclamato il lutto cittadino, in attesa del rientro della salma dalla Spagna. In paese si stanno ipotizzando diverse iniziative in memoria della ragazza.
”A Elisa Valent e agli altri studenti di varie nazionalità vittime di questo incidente vorrei dedicare qualcosa di significativo, perché rappresentano la voglia di costruire oggi una nuova Europa basata non solo sulla moneta, ma anche sulla conoscenza, la cultura, la diversità e l’integrazione”. Lo ha detto il rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni, segretario generale della Crui, esprimendo il suo ”profondo cordoglio alla famiglia” della giovane vittima dell’incidente in Catalogna. ”La mobilità degli studenti universitari, che nel caso di Elisa ha coinvolto gli atenei di Udine, Padova e Barcellona, è un grandissimo valore che dobbiamo comunque sostenere e proteggere”, ha aggiunto De Toni.
Anche il Premier Matteo Renzi ha raggiunto familiari delle vittime in Spagna. “Sono andato in Catalogna ad abbracciare i feriti e le famiglie delle vittime, assistite dall’Unità di Crisi della Farnesina e dall’Ambasciata italiana in Spagna. Ho chiesto alle autorità locali di aiutarci a restituire i corpi alle famiglie il prima possibile. Ma soprattutto ho portato a quei genitori l’affetto e la commozione degli italiani, tutti, tutti insieme, nessuno escluso”, ha scritto Renzi, spiegando così su Facebook il suo gesto.
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Sono sempre i fiori migliori quelli che vengono colti…….
Non ci resta che una preghiera, una lacrima, ed un forte abbraccio ai suoi famigliari