Verrà valorizzata la memoria delle portatrici carniche
Approvato all’unanimità dalla V Commissione del Consiglio regionale un disegno di legge che intende valorizzare la memoria delle portatrici carniche e il ruolo della donna nelle due guerre.
Il provvedimento vede la luce nel 70º della nascita della Repubblica italiana e del riconoscimento dei diritti elettorali delle donne.
Le portatrici carniche hanno ben rappresentato, tra il 1915 e il 1917, lo spirito di solidarietà, altruismo, sacrificio e servizio delle donne nel sostenere i combattenti al fronte in una delle zone più delicate di confine durante il primo conflitto mondiale, l’area definita Zona Carnia, ossia dal monte Peralba a Montemaggiore, che comprende le valli dell’Alto Tagliamento, Degano, But e Fella.
Donne coraggiose, che trasportavano a ogni ora del giorno e della notte sotto il fuoco nemico munizioni, viveri, medicinali da fondovalle alle prime linee su gerle pesanti anche 40 chili, e al ritorno si facevano carico del trasporto dei feriti a valle.
Tra queste una menzione particolare va a Maria Plozner Mentil, medaglia d’oro al valor militare, che fu uccisa a soli 32 anni da un cecchino austriaco appostato 300 metri sopra Timau. E’ lei che rappresenta, idealmente, tutte le portatrici carniche e alla quale è stata intitolata una caserma a Paluzza, un monumento a Sabaudia e uno a Timau (nella foto).
Il disegno di legge, che sarà discusso dall’Aula prima di Natale, istituisce una borsa di studio in memoria delle portatrici carniche e un premio biennale a una donna che con il suo comportamento abbia messo in luce i valori di pace, speranza e solidarietà. Previsti anche un contributo al Comune di Paluzza per realizzare un’area espositiva museale, contributi per il recupero dei sentieri che percorrevano, la creazione di un portale per ottenere la massima divulgazione della loro storia, ulteriori contributi per iniziative rievocative e itinerari culturali. Verrà anche costituito un comitato scientifico che supporti la Regione nell’attuazione delle iniziative previste dalla legge, per la quale è prevista una dotazione finanziaria complessiva 75mila euro, suddivisi in 35mila per il 2017 e di 40mila per il 2018.