CarniaPrimo pianoTerritorio

Viabilità ad Arta Terme, il sindaco Faccin: «Peresson vuole travisare la realtà dei fatti»

Riceviamo dal sindaco di Arta Terme Andrea Faccin e pubblichiamo.

Mi trovo costretto a dover chiarire alcuni aspetti relativamente alle considerazioni del già sindaco Marlino Peresson sul tema della viabilità ad Arta Terme.

Condividendo alcuni aspetti sollevati dallo stesso, relativamente agli inevitabili disagi conseguenti alla deviazione del traffico della SS 52 bis sulla SR UD 111 “Alzeri” cagionati dall’aumento del traffico all’interno dei paesi, mi trovo in totale disaccordo sul fatto che nulla è stato fatto per la sicurezza e salvaguardia dei nostri concittadini e di aver pensato solo agli sciatori.

Il fatto di aver richiesto ed ottenuto da parte di ANAS la riapertura, almeno nei weekend quando il traffico è notevolmente più intenso per i frequentatori dello Zoncolan, il transito in direzione sud sulla SS 52bis, è chiaro a tutti che consente di dimezzare il traffico veicolare che transita sulla viabilità interna di Avosacco e Piano d’Arta con l’obiettivo quindi di ridurre il disagio per i cittadini di queste frazioni. Già questo sarebbe sufficiente per capire che quanto dichiarato dal già sindaco vuole palesemente travisare la realtà dei fatti.

Scendendo comunque in alcuni aspetti concreti, risulta completamente falso che non vi siano state azioni concrete per la messa in sicurezza della viabilità e qui faccio riferimento proprio ad alcune delle cose che il già sindaco suggerisce che vengano realizzate ma che nella realtà sono già state attuate. Faccio riferimento ad esempio all’installazione di specchi parabolici su tutte le intersezioni che ne risultavano prive, l’avvenuta installazione di segnalatori luminosi in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, la verifica costante dell’efficienza dell’impianto d’illuminazione pubblica presente lungo la viabilità compreso nei punti ove insistono gli attraversamenti pedonali.
Inoltre è stata adottata l’istituzione di divieti di sosta nei tratti di viabilità più stretti, il divieto di svolta su una via in cui la visibilità risulta fortemente ridotta, la riduzione del limite di velocità da 50 a 30 km/h e la richiesta l’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Tutte cose facilmente rilevabili percorrendo la viabilità. Con ANAS abbiamo inoltre concordato che in tutte quelle fasi lavorative che consentono di mantenere una corsia di macia libera il traffico veicolare continuerà a transitare sulla SS 52 bis.

Come Amministrazione ancor prima dell’avvio dei lavori abbiamo richiesto ad ANAS, con la quale siamo in stretto contatto e dialogo come pure con la Regione, l’attuazione di ulteriori misure per garantire maggior sicurezza, consci e consapevoli del fatto che i disagi ci sono e ci saranno per l’intera durata dei cantieri soprattutto dovuti al fatto che chi transita all’interno del centro abitato lo fa in sfregio dei limiti di velocità.

Su quest’ultimo punto colgo l’occasione per sensibilizzare i fruitori della strada a rispettare i limiti di velocità al fine di garantire la propria incolumità e quella degli altri, soprattutto considerando che ci si trova a percorrere strade interne a centri abitati ove transitano abitualmente persone e bambini a piedi.

Chiudo chiedendomi come mai durante il decennale mandato di Peresson, pur avendo vissuto lui stesso quale amministratore la chiusura della SS 52 bis in occasione della demolizione della galleria di Noiaris, non abbia realizzato o perlomeno programmato quelle opere di messa in sicurezza del transito pedonale di via Marconi con la realizzazione dei marciapiedi e non abbia fatto realizzare interventi di adeguamento della SP 111 Alzeri (ora SR UD 111), tutte opere che oggi avrebbero sicuramento permesso di vivere minori disagi.
Giova ricordare che pensare di realizzare queste opere (marciapiedi e adeguamento della SP 111) nel momento in cui ANAS ci ha comunicato l’imminente messa in cantiere di numerose opere di messa in sicurezza della SS 52 bis, approfittando tra l’altro della diminuzione del traffico legata alla chiusura di Passo Monte Croce Carnico, sarebbe stato impossibile a avrebbe comportato, molto probabilmente, la perdita della possibilità di realizzare questi importantissimi interventi per l’intera vallata.

Resta chiaro ed evidente che continueremo a monitorare come già stiamo facendo la situazione e a sollecitare ANAS al fine che, previa verifica della fattibilità tecnica e normativa, attui quelle misure che riteniamo opportune e necessarie per migliorare ulteriormente le attuali condizioni.

ANDREA FACCIN
Sindaco di Arta Terme