Vicenda “Esse di Raveo”, per Fontanini è necessaria una fiscalità di vantaggio
“Lo sto dicendo da tempo: per frenare l’impoverimento della nostra montagna è necessario istituire sgravi fiscali e ridurre il carico di burocrazia per le imprese insediate in queste zone. Va adottata, cioè, una fiscalità di vantaggio efficace che freni i trasferimenti verso i paesi contermini, Austria e Slovenia, dove le condizioni sono più vantaggiose, attragga nuovi imprenditori e sostenga i giovani che, nei vari settori, vogliono fare impresa”.
Lo sostiene il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini che, appresa la notizia del trasloco dello storico marchio “Esse di Raveo” in Austria, rilancia la proposta di istituire un sistema fiscale agevolato per le imprese con sede in montagna “unica via – ribadisce – per bilanciare lo svantaggio di queste zone e creare le condizioni affinché le attività economiche rimangano sul territorio. La loro presenza e la loro operatività sono garanzia di futuro per la montagna: solo così, infatti, si contrasta l’impoverimento economico, si frena lo spopolamento e si creano prospettive di vita. Anche a livello burocratico è necessario uno snellimento delle procedure con deroghe specifiche per le realtà produttive della zona montana”.
Fontanini rileva inoltre “come ogni piccola attività che chiude in montagna rappresenta un grave problema sociale prima ancora che economico: le piccole rivendite, i bar, le edicole e, in generale, i servizi di prossimità tengono in vita i paesi. Per dare continuità a queste realtà sono sì importanti i contributi, ma il legislatore regionale deve adottare misure agevolative più strutturate e a lungo termine”.
Sul tema è intervenuta anche la consigliere regionale della Lega Nord, Barbata Zilli: “”Dopo il crac Coopca, dopo lo scippo di Carniacque, dopo la chiusura della Cantore, dopo la farsa del Tribunale, continua a spopolarsi la montagna, e non solo di abitanti ma in questo caso anche di aziende che hanno portato alta la bandiera del Friuli. Anche la storica produzione delle “Esse di Raveo” trasloca e porta i suoi stabilimenti in Austria: tutto questo sotto l’occhio inerte e colpevole dell’assessore alla Montagna, alias la presidente Serracchiani”.
Barbara Zilli denuncia come “una storica realtà produttiva della nostra Regione con quasi un secolo di storia, che grazie a un eccellente prodotto di nicchia, come i biscotti di Raveo ha fatto conoscere il Friuli in Europa e nel mondo, delocalizza la sua produzione. E non in Cina, si badi bene, ma nella vicina Austria. Non possiamo permettere che la nostra produzione, anche agroalimentare, di qualità debba spostarsi all’estero per sopravvivere. Abbiamo avuto, con la Giunta Tondo la possibilità – conclude Zilli – di dare una reale e stabile boccata di ossigeno alle nostre imprese attraverso le potenzialità della fiscalità di sviluppo una opportunità che non è mai stata davvero presa in considerazione da Serracchiani e che porta a queste conseguenze”.
E per fortuna che l’assessore alla montagna é proprio la presidente della regione. Eh si cara Serracchiani! Durante la sua legislatura i cittadini che popolano la montagna possono constatare che forse vuole distruggere la montagna. Non abbiamo avuto alcun riscontro positivo in questi anni. (Vd. Tribunale, Coopca, Carniacque, Caserma, per non parlare di tutto l’indotto che c’e dietro). Se andiamo avanti così nel nostro territorio ci saranno solo orsi, cinghiali ed immigrati.