Vicino/Lontano Mont si apre a Tualis nel nome di don Pierluigi Di Piazza
Dal 10 luglio al 4 settembre, Vicino/lontano mont rinnova la sua presenza estiva tra le montagne del Friuli Venezia Giulia – in Carnia, Canal del Ferro e nelle Valli del Natisone – portando eventi e momenti di incontro da Tolmezzo a Malborghetto, da Forni Avoltri a Stregna, da Enemonzo a Grimacco.
Sono oltre 30 gli appuntamenti in programma, che vicino/lontano mont realizza anche quest’anno in collaborazione con i Comuni, le associazioni, gli enti e le istituzioni che da tempo operano nei territori montani, trovando in molti casi nuove sinergie e nuovi compagni di viaggio.
«Nata in anni difficili e incerti – spiega il curatore, Claudio Pellizzari – la rassegna, nel solco della tradizione di vicino/lontano, invita alla riflessione – tra la montagna e il mondo – attorno all’intreccio dei grandi temi del presente: la crisi, climatica, le migrazioni, la guerra. Ma vuole essere anche un’occasione di ascolto, una costruzione di relazioni».
La seconda edizione di Vicino/lontano mont apre intenzionalmente a Tualis, domenica 10 luglio, alle 18, nel nome e nel segno del compianto don Pierluigi Di Piazza, con la presentazione della nuova edizione di “Bilal”, potente reportage del giornalista Fabrizio Gatti, a cui è stato assegnato nel 2008 il Premio Terzani e che ha poi ottenuto altri prestigiosi riconoscimenti. A partire da quel viaggio in cerca di una vita migliore compiuto in prima persona dall’autore del libro, proprio nel 2008 a vicino/lontano Gatti e Di Piazza avevano discusso, insieme, dei tanti problemi che l’accoglienza comporta. E quella loro riflessione continuerà a Tualis, paese natale di Di Piazza, nel dialogo tra Gatti stesso e il fratello di Pierluigi, Vito Di Piazza, che sarà moderato dalla giornalista Anna Dazzan e accompagnato dalla lettura di pagine di “Bilal” a cura del regista, attore e drammaturgo Claudio Moretti.
Il concerto inaugurale della rassegna – in collaborazione con Carniarmonie e Associazione Topolò-Tpoluove – avrà luogo giovedì 28 luglio alle 18.30 a Villa di Verzegnis, nel Prato d’arte Marzona-Art Park, con la Topoloska Minimalna Orkestra, diretta da Antonio Della Marina, che eseguirà “In C”: composto dal musicista americano Terry Riley nel 1964, il brano è la prima opera del minimalismo musicale capace di attrarre il grande pubblico. La partitura contiene elementi aleatori e concede libertà musicali e di organico che rendono le sue esecuzioni sempre uniche e irripetibili. A seguire, e con l’accompagnamento della Topoloska Minimalna Orkestra, il drammaturgo e scrittore Carlo Tolazzi e l’antropologo Gian Paolo Gri, nel luogo che fu teatro della vicenda, ripercorreranno una storia incredibile, quella delle indemoniate di Verzegnis, sorprendentemente attuale nonostante si collochi al crepuscolo del XIX secolo, portata in teatro anni fa grazie alla scrittura drammaturgica di Tolazzi per la regia di Massimo Somaglino. Dopo le Indemoniate, la rassegna darà spazio – sempre di giovedì e sempre alle 18 – alle altre tre drammaturgie dedicate alla Carnia da Tolazzi, raccolte quest’anno da Forum ne “Il silenzio e la rivolta”: dopo le Indemoniate, si parlerà di Portare e delle portatrici carniche (giovedì 4 agosto a Timau); di Resurequie e delle chiese di “ritorno alla vita” (l’11 agosto a Trava di Lauco); di Cercivento e della vicenda dei “fusilâz” (il 18 agosto a Cercivento). Il 15 luglio, alle 20, a Trava di Lauco, verrà proiettato “Piccolo Corpo”, opera prima della regista Laura Samani – presente in dialogo con Giorgio Cantoni – che racconta il viaggio di una donna di inizio Novecento verso quella chiesa della Val Dolais (il Santuario di Trava) dove la sua bimba nata morta poteva sperare, grazie a un miracoloso e unico respiro, di avere un nome per non diventare un’anima perduta nel limbo. Il film ha vinto il David di Donatello 2021.
«Nel corso della rassegna – sottolinea Claudio Pellizzari – cercheremo di stuzzicare il bisogno di consapevolezza di sé dei montanari, sbirciando tra le opportunità e le sfide; guardando alle intuizioni forse tradite di chi aveva, in passato, una diversa idea di futuro; rendendo omaggio al nostro fiume, il Tagliamento; cercando di capire il linguaggio dei giovani e provando a dar loro la parola, mentre sono impegnati nelle battaglie per il diritto a un diverso futuro, che certamente non sarà facile».
Tra i protagonisti di rilievo di vicino/lontano mont 2022 vi è sicuramente Aleksandar Zograf, uno dei maggiori esponenti internazionali del graphic journalism. Sarà impegnato, a partire dal suo ultimo lavoro – “Il quaderno di Radoslav e altre storie della Seconda guerra mondiale” – in uno spettacolo di parole, musica e immagini, in programma a Enemonzo il 13 agosto, con il giornalista indipendente Alessandro Gori e il trio musicale Fior delle Bolge. Di come uscire dalla crisi climatica discuteranno, da opposte prospettive, il giornalista e scrittore Marco Pacini e il presidente del Carnia Industrial Park Roberto Siagri, moderati dall’imprenditore Marino Firmani (sempre sabato 13 agosto, alle 18, a Piani di Luzza). Franco Corleone, già Sottosegretario alla Giustizia e attuale Garante dei diritti dei detenuti per il Comune di Udine, entrerà nel merito delle questioni sollevate dalla nuova edizione del Libro bianco sulle droghe con la giornalista Luana De Francisco e la ricercatrice psicosociale Grazia Zuffa (mercoledì 17 agosto, alle 18, a Tolmezzo). La giornalista di Internazionale Annalisa Camilli e il presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà Gianfranco Schiavone affronteranno il tema del diritto d’asilo (domenica 17 luglio, alle 18.30, a Malborghetto), mentre il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari e la giornalista del Domani Francesca De Benedetti si porranno il problema di cosa significhi essere europei “in montagna” (a Tolmezzo, sabato 30 luglio, alle 18). Tra i tanti temi che verranno affrontati dalla manifestazione: il doppio flagello di Vaia e del bostrico (sabato 27 agosto, alle 14.30, a Ovaro), la questione della tutela delle acque di montagna e la battaglia, avviata negli anni Settanta, per il Tagliamento (a Caprizi, il 7 agosto, a partire dalle 9.30), approfondimenti dedicati alla cooperazione, tra passato e futuro, alla sicurezza in montagna, alla musica – dai festival di fine anni Ottanta alle attuali piattaforme online -, all’alpicoltura. Ancora in programma: concerti (da non perdere Marcello Cunsolo con Hybrida), eventi in rifugio (in collaborazione con Parole in rifugio), proiezioni, presentazioni e passeggiate. Nel corso della rassegna si terrà inoltre (il 6 agosto a Tolmezzo) un incontro di presentazione del programma di eventi divulgativi e di animazione territoriale che le Autorità di gestione dei fondi europei della Regione Friuli Venezia Giulia (Fondo Sociale Europeo – FSE, Programma di Sviluppo Rurale – PSR e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR), intendono proporre alle comunità locali, in particolare quelle delle Terre Alte, per comprenderne meglio i bisogni e favorire l’accesso alle opportunità che l’Unione europea offre loro. A Salars di Ravascletto, a Cjasa da Duga, Ulderica Da Pozzo ospiterà fino al 24 agosto “Così vicina, così lontana”, una selezione delle fotografie che Umberto Candoni realizzò in Carnia negli anni Sessanta. La padrona di casa presenterà la mostra il 29 luglio, alle 17.30, con l’animatore culturale e curatore del catalogo Marco Lepre e con il direttore del CRAF Alvise Rampini. Infine a Stregna, il 1° e il 2 settembre, coordinato dall’architetto Alberto Cervesato, presidente dell’associazione A+AUD, avrà luogo il workshop “Abitare le distanze”, dedicato allo studio e alla valorizzazione delle aree interne del territorio friulano. Aperto agli studenti di architettura e paesaggio, prevede anche eventi seminariali sui temi della rigenerazione architettonica e urbana, la valorizzazione territoriale e la mobilità attiva, tenuti dal professor Giovanni La Varra, docente di Composizione architettonica e urbana all’Università di Udine e da Luca Velo, architetto e ricercatore in urbanistica presso l’Università Iuav di Venezia. A chiudere Vicino/lontano mont 2022, domenica 4 settembre, alle 18, a Tolmezzo, sarà “La restanza dei cervelli in fuga”, un Tolc Sció condotto da Claudio Moretti con la partecipazione degli altri due attori del Teatro Incerto, Fabiano Fantini ed Elvio Scruzzi, gli interventi musicali di Jvan Moda e il coinvolgimento di Jacopo Sforzi, ricercatore Euricse, e Massimo De Liva, autore di pubblicazioni sulle imprese e il capitale umano della nostra regione, tutti disposti a mettersi in gioco, tra storie di cervelli in fuga e ritorni, in un dialogo che intende semplificare e spiegare al pubblico le parole ostiche, tecniche e distanti – come la restanza – che spesso affollano il discorso sulla questione montana.
Programma completo su www.vicinolontano.it.