EconomiaFVGPrimo pianoVideo

VIDEO – Energie rinnovabili, bando regionale per le Pmi delle Aree interne

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Risorse agroalimentari forestali e ittiche Stefano Zannier, di concerto con l’assessore alle Finanze Barbara Zilli, ha approvato il bando “Interventi di transizione verso l’economia circolare tramite investimenti in energie rinnovabili – Aree interne” che definisce i criteri e le modalità per la concessione di aiuti a fondo perduto alle Pmi per la realizzazione, sul territorio delle Aree Interne della regione, ovvero Valli del Torre – Valli del Natisone, Alta Carnia, Val Canale – Canal del Ferro e Dolomiti Friulane, di progetti di investimento in energie rinnovabili, nell’ambito del programma operativo 2021-2027 cofinanziato dal Fesr 2021-2027.

“Rispetto agli strumenti agevolativi già previsti sui medesimi investimenti – ha indicato Zannier – l’intervento previsto con il bando licenziato oggi sostiene esclusivamente le Pmi che hanno una sede nel territorio delle Aree interne, le quali potranno presentare più domande di contributo nel caso abbiano più unità locali o sedi secondarie dislocate nelle Aree Interne. Viene poi premiata la localizzazione dell’intervento: se realizzato nelle fasce più marginali del territorio montano, il punteggio, fra quelli assegnabili, sarà più alto. Ed è stata inoltre innalzata la percentuale di aiuto concedibile, le cui intensità variano a seconda della dimensione della Pmi, applicando un 65% alle micro imprese, un 60% alle piccole imprese e il 55% alle medie imprese”.

“Il bando – ha precisato Zilli – dà attuazione agli interventi previsti per il rilancio delle 4 Aree interne e si colloca sulle scelte effettuate dal ‘partenariato regionale attivo’ coinvolto nella programmazione 2021-2027. La platea di potenziali beneficiari è ampia per volontà del territorio e questa scelta è stata condivisa con il partenariato. Le misure messe in campo dall’Amministrazione regionale puntano a rafforzare il sistema economico regionale e a garantire un’ulteriore costante crescita in Friuli Venezia Giulia, con particolare attenzione alle zone montane”.

Nel dettaglio, il bando, con procedura di attivazione a sportello, è volto alla concessione di contributi a fondo perduto per la produzione e l’autoconsumo dell’energia elettrica e termica da fonti rinnovabili alle imprese dei settori del manifatturiero, delle costruzioni, del commercio, alloggio e ristorazione, trasporto e magazzinaggio, del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, delle attività sportive, di intrattenimento e di divertimento, e le altre attività di servizi.

La dotazione finanziaria del bando è pari a 2 mln e 400mila euro e i beneficiari dei contributi sono le Pmi con sede legale o secondaria o unità locale attiva in una delle quattro Aree Interne regionali il cui codice Ateco primario o secondario faccia riferimento ai settori sopra elencati.

Sono finanziabili i progetti per la realizzazione di nuovi impianti o il potenziamento di impianti preesistenti per la produzione dell’autoconsumo di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, di potenza nominale non superiore a 1000 Kwp, comprendenti l’acquisto ed installazione o di un impianto fotovoltaico o solare termico (o entrambi) presso la sede legale, sede secondaria o unità locale dell’impresa.

Sono finanziabili altresì, purché connessi e realizzati congiuntamente ai predetti interventi, anche i sistemi di accumulo di energia funzionali allo stoccaggio dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico installato, e i sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia.

Tra gli interventi finanziabili è stato inoltre inserito l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati dall’energia elettrica prodotta dagli impianti finanziati (cosiddette colonnine).

In diversa percentuale a seconda dell’intervento effettuato, fra le spese ammissibili rientrano anche i costi accessori quali, ad esempio, la progettazione, relazioni tecniche, direzione e collaudo, la connessione e l’esercizio dell’impianto alla rete elettrica, lavori edili escludendo i lavori in economia. La spesa minima ammissibile prevista è di 20.000,00 euro e l’impresa può presentare in domanda le spese sostenute già dal 1° gennaio 2024. Il limite massimo di contributo concedibile a ciascuna impresa è di 300.000 euro.