Villa Food, un vero boom: in tre anni 2 milioni di fatturato
Processi innovativi nella produzione alimentare e uno sguardo lungimirante all’evoluzione del mercato della ristorazione. Sono i due perni su cui ha fatto leva l’azienda Villa Food, una start up nel cuore delle Prealpi carniche, per passare in tre anni da 100mila euro a quasi 2 milioni di fatturato nella ristorazione di qualità.
Sabato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, assieme al direttore di Carnia Industrial Park, Danilo Farinelli, ha fatto visita alla sede industriale di Villa Santina per raccogliere nei dettagli lo sviluppo dell’iniziativa avviata da un gruppo di imprenditori e professionisti presieduto da Paolo Ciani. “È evidente che l’alta innovazione dei processi di lavorazione e l’utilizzo di prodotti locali coglie l’esigenza di qualità di un mercato, quello della ristorazione industriale, in continua evoluzione”, ha commentato Bolzonello.
“Un’opportunità interessante per la Carnia – ha aggiunto il vicepresidente della Regione – perché apre nuove occasioni di lavoro in un settore che sta dimostrando margini di crescita enormi se approcciato con una forte spinta all’innovazione”. L’azienda nel 2016 ha fatturato un milione di euro e si appresta a chiudere il 2017 raddoppiando gli introiti. La proposta gastronomica, curata dallo chef Ugo Zanini, si fonda su tre tecnologie alimentari che garantiscono la lunga durata di ogni pietanza, prodotta fresca, senza ricorrere a processi di surgelazione e congelamento.
L’azienda si è infatti specializzata nella cottura sottovuoto a bassa temperatura e nella pastorizazione a freddo ad alta pressione (metodo HPP) a cui, di recente, ha affiancato la vasocottura in contenitori di vetro ermetici. Il prodotto ottenuto garantisce sia le qualità organolettiche del fresco che la sicurezza alimentare e sono oltre cento le ricette proposte per menu completi che hanno colto l’attenzione di diversi partner italiani e stranieri.
L’azienda esegue la pastorizzazione conto terzi, tra cui la produzione di 2,5 milioni di succhi di frutta l’anno per un’importante impresa padovana, ma anche la produzione di porzioni e piatti finiti per una multinazionale francese. Come ha riferito Ciani, è in via di definizione un accordo con una realtà della grande distribuzione in Italia e con un fornitore di linee aeree.
La shelf life (durata del prodotto conservato) raggiunge i sei mesi, elemento che ha attratto l’attenzione anche della ristorazione classica. I processi produttivi, messi a punto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’alimentazione dell’Università di Udine, sono brevettati. Attualmente l’azienda occupa 21 addetti impiegati nello stabilimento di circa 2000 metri quadrati che ospitava la mensa del Consorzio industriale e ora accoglie gli uffici direzionali, i laboratori di preparazione e lavorazione, la cucina e i forni.