Villa Linussio, l’assessore tolmezzino Michele Mizzaro attacca la Regione
A Tolmezzo e nel Friuli la “fabrica” Linussio dava lavoro a migliaia di persone.
Jacopo Linussio era forse il primo imprenditore europeo pertanto abbellì la villa che prese il suo nome decorandola secondo gli usi e costumi dell’epoca. Stucchi, affreschi, balaustre, impreziosirono l’edificio. È l’unica villa “veneta” a nord di Udine e rappresenta un punto di riferimento culturale chiaro e di alta potenzialità. Per anni è stata adibita a caserma (Caserma Cantore) e solo recentemente, nel 2017, restituita alla comunità civile. Il governo regionale, conscio dell’importanza del palazzo assegnava, tra l’altro, un trasferimento di 100.000 euro annui per un biennio per le spese di manutenzione.
Dopo i primi interventi (anche grazie a un contributo di 500.000 euro per la sistemazione del tetto), gli uffici comunali avevano preventivato la somma di 50.000 euro per mantenere il palazzo. Questa cifra è la somma della spesa del riscaldamento, della sicurezza, della sorveglianza, delle utenze indispensabili per la sopravvivenza della villa. L’Amministrazione comunale di Tolmezzo ha pertanto richiesto alla Regione il ristoro di queste spese, ridotte al lumicino, perché riteneva e ritiene che il mantenimento del l’unica villa veneta a nord di Udine fosse di primaria importanza per tutta la comunità regionale, per aspetti culturali prima di tutto, ma anche per non depauperare la storia, la nostra storia.
Progetti di sviluppo per Villa Linussio ce ne sono, più o meno articolati. “Personalmente penso ad un rilancio dell’immobile, che potrebbe diventare fucina di idee, magari anche solo “copiando” quello che Benetton ha fatto con la sua fondazione in alcune ville venete in Veneto – dice l’assessore comunale tolmezzino Michele Mizzaro -. Ma per adesso pensiamo a mantenere in vita l’edificio forse più importante dal punto di vista culturale dell’intera Carnia. Solo quello. Nonostante le richieste del Comune, le argomentazioni proposte, i conti presentati, gli interventi dei consiglieri regionali Marsilio e Boschetti, dalla Regione non è arrivato neppure un centesimo. L’emendamento Marsilio è stato bocciato. Ma la giunta regionale conosce la storia di Jacopo Linussio? Ha capito di cosa stiamo parlando? Ho i miei seri dubbi. Grazie quindi Regione, che pretendi che i soli cittadini di Tolmezzo si facciano carico del mantenimento dell’unica villa veneta a nord di Udine, che confondi spese di manutenzione con spese di investimento, che ignori la storia della Carnia. L’amministrazione comunale tolmezzina valuterà se segnalare ai competenti uffici sovra ordinati il rischio di danno a patrimonio culturale. Inoltre si inventerà qualche forma di finanziamento affinché la “fabrica” Linussio non degradi. In sostanza l’Amministrazione comunale – conclude Mizzaro – dovrà sostituirsi a quella regionale che è sorda alle richieste del nostro territorio”.