Vita da primitivi tra le montagne dell’Alto Friuli
Si spostano da mesi tra le montagne dell’Alto Friuli vivendo come dei primitivi, trovando riparo tra le grotte, cibandosi di bacche o di quello che offre loro la gente che ne incrocia i tragitti. I finanzieri del SAGF di Tolmezzo, preoccupati dai racconti di chi li aveva visti di recente, hanno deciso di verificare di persona, assieme ai colleghi del Cnsas di Moggio Udinese e la forestale, quale fosse il loro reale stato di salute.
Li hanno quindi individuati e recuperati a fatica, denutriti, sotto un grosso sasso, a quota 1100 metri, tra le montagne che circondano Moggio. Lei 24 anni, lui 50. Entrambi di Trieste. Inizialmente non volevano essere assistiti ne portati a valle, eppure erano in condizioni altamente precarie. I militari del Sagf alla fine sono riusciti a convincerli a farsi visitare, recuperandoli con l’elicottero della protezione civile e poi trasportandoli in centro a Moggio dove il sindaco ha chiamato l’assistenza sociale e il personale medico del 118. Non mangiavano da giorni, hanno comunque rifiutato il ricovero e hanno deciso, contro tutti i consigli, di accamparsi per la notte sul torrente Aupa.