Wurmlach-Somplago, i comitati: “Merito nostro se l’elettrodotto sarà interrato”
Dopo la notizia annunciata dall’assessore regionale all’energia Sara Vito sull’interramento totale dell’elettrodotto Wurmlach-Somplago, i comitati del territorio carnico – “Comitato Carnia in Movimento”, Alto But – “Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento”, Tolmezzo” – “Comitato acqua Libera”, Paluzza – “Comitato Per altre strade Carnia – Cadore”, Val Tagliamento, intervengono con una nota congiunta:
Già, “ascolto del territorio”! E’ da un territorio che non subisce ma si mobilita per esprimere forte la propria voce e da Enti Pubblici – non sordi – ma che hanno la saggezza di ascoltare, che scaturiscono le buone e sagge decisioni. Dovrebbe essere la regola! Un insegnamento per gli abitanti della montagna: non con i mugugni in osteria si risolvono i problemi ma scendendo in piazza per far sentire la propria voce.
I Comitati popolari che operano nella nostra montagna salutano l’abbandono della disastrosa variante aerea di tale elettrodotto e, nell’occasione, ricordano a chi avesse la memoria corta alcuni momenti salienti della vicenda:
- Il merito è dei 4000 carnici che hanno dovuto gridare forte per farsi ascoltare dalla Regione – e non solo da essa – scendendo in piazza a Tolmezzo ed a Paluzza a manifestare la loro decisa opposizione all’elettrodotto aereo.
- Il merito è dei Comitati popolari che hanno tenuto tante assemblee nei paesi delle valli ed organizzato le manifestazioni nell’indifferenza della classe politica e delle istituzioni.
- Il merito è di quegli amministratori dei Comuni della Val But che si sono fermamente opposti.
- Il merito è di tutti coloro che non hanno mai creduto, contestandola, alla bufala dell’impossibilità dell’interramento dell’elettrodotto, sparsa a piene mani da certi esponenti politici, tecnici servizievoli e, purtroppo, da qualche amministratore comunale. Ora la smentita.
- Il merito – un grande merito! – è dei vicini carinziani e dei loro sindaci che si sono opposti con dimostrazioni popolari ed in sede giudiziaria sino ad ottenere la bocciatura del progetto aereo da parte del Consiglio di Stato di Vienna (non di Roma!)
I comitati di difesa della montagna, pur non sfuggendo loro il momento ormai preelettorale dell’annuncio dell’assessore, salutano il superamento di quello che sinora è stato il tabù dell’interrato, ma sono e saranno particolarmente vigili, pronti alla mobilitazione e sin da ora chiedono che del progetto della variante interrata sia data completa informazione alla popolazione.
I Comitati della montagna sono convinti che l’interramento degli elettrodotti sia non solo possibile ma necessario: è una questione di civiltà. Per questo motivo il loro pensiero scende dalle montagne verso la piana friulana ed inorridisce alla vista di quei sostegni-minareti dell’elettrodotto aereo Redipuglia-Udine ovest: uno sfregio ed una prepotenza al Friuli, un piano paesaggistico ridicolizzato, un serio colpo alla credibilità della classe dirigente che, succube di Terna e di Roma, si è turata le orecchie con la cera davanti al grido che saliva dal Friuli. Un elettrodotto da interrare tanto più che l’interramento in pianura è più facile che in montagna.
sono pienamente d’accordo per l’interramento dell’ elettrodotto,
ma quest’anno sono stato in ferie in valle d’aosta li tutte le valli hanno un elettrodotto aereo
che entra ed esce dalle vallate francesi e svizzere non mi è sembrato che il paesaggio sia stato
deturpato anche a giudicare il numero di turisti che le frequentano, poi c’è in limite a tutto naturalmente.
Bravi i comitati altro che la politica quasi tutta assente ….accodatasi solo dopo mesi man mano che la gente partecipava…..e allora si che meritava ed avevi visibilita’….della serie “ipocrisia allo stato puro”….con le compensazioni in denaro più di un sindaco calava le braghe ed ora avremmo i tralicci….