Zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, sì agli spostamenti nei piccoli comuni, deroga “nei 2 commensali”
“Le misure messe in campo e il sistema a zone hanno funzionato, questo metodo ci ha permesso di evitare il lockdown generalizzato”.
Lo ha detto il premier Giuseppe Conte questa sera presentando il nuovo decreto legge.
“Quando siamo partiti con questo metodo, l’Rt era a 1,7 e lo abbiamo riportato a 0,86 – ha proseguito -. Tutte le regioni ragionevolmente nei prossimi giorni potrebbero entrare in zona gialla, ma la situazione resta difficile e lo è in tutta Europa. Il virus continua a circolare dappertutto, si lascia piegare ma non sconfiggere. I nostri esperti temono che la curva possa subire un’impennata nel periodo natalizio, il Cts ha espresso forte preoccupazione. Dobbiamo intervenire, non è una decisione facile, per rafforzare le misure necessarie per affrontare le prossime festività in modo da cautelarci meglio in vista della ripresa delle attività a gennaio”.
“Abbiamo adottato un decreto che offre un punto d’equilibrio tra la stretta e le deroghe, in considerazione dell’importanza sociale e ideale che le festività hanno – aggiunge il premier -. Possiamo ragionare di una zona rossa dal 21 dicembre al 6 gennaio, sarà vietato ogni spostamento tra le regioni. L’intero territorio nazionale sarà zona rossa nei festivi e nei prefestivi: dal 24 al 27 dicembre, 31 dicembre, 1, 2, 3 e 5-6 gennaio 2021. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. E’ possibile ricevere nella propria abitazione sino a 2 persone non conviventi, che potranno portare 2 figli minori di 14 anni, dalle 5 alle 22. E’ una misura pensata per consentire un minimo di socialità. E’ consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva in forma individuale. Ci sarà la chiusura di centri estetici, bar e ristoranti. Restano aperti alimentari, supermercati, farmacie, tabaccherie, lavanderie, parrucchiere e barbieri. I luoghi di culto saranno aperti fino alle 22”.
“Nei giorni in cui l’Italia è zona arancione (28-30 dicembre e 4 gennaio) ci si potrà spostare all’interno del proprio comune senza giustificare il motivo – dice ancora Conte -. Per venire incontro a chi abita nei comuni più piccoli, sono permessi gli spostamenti dai comiuni fino a 5mila abitanti per un raggio di 30 km, senza raggiungere però i capoluoghi di provincia. I negozi saranno aperti fino alle 21”.